Ci sono questioni che riguardano la libertà e l’uguaglianza che sembrano non interessare i cittadini. Questioni meno palesi di un colpo di stato, ma striscianti sotto il velo della disinformazione che aiuta a servire il piatto avvelenato ai futuri sudditi. L’acqua è un bene comune e gia si è andati oltre definendolo bene, soggetto alle regole del mercato, perchè come l’aria è indispensabile per vivere. Ma si aggirano individui privi di scrupoli che immaginano i ricavi economici infiniti.
Punto 1
Acea Ato2 spa,3,53 % Roma Capitale, 0,01 % altri enti locali e 96,46 % Acea s.p.a. – società quotata in Borsa di cui 51% Roma Capitale, 16,347 % Caltagirone F.G., 8,32% Suez Environment sas, 4,991 % Gdf Suez Sa, 2,020 % Norges Bank, 17,322 % mercato– è la società operativa del Gruppo Acea che gestisce il servizio idrico integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale 2 Lazio Centrale – Roma, che con 3.7000.000 abitanti e 112 comuni è il più grande d’Italia.
Punto 2
Gli altri, quelli che “da che mondo è mondo l’acqua è un bene pubblico”, si riuniranno all’Aula Pucci, giovedì 20 febbraio, alle 16,30. Hanno lavorato alla Proposta di legge popolare e spingono la Regione Lazio a dotarsi di una legge sull’acqua che sancisca i principi del Referendum ovvero che l’acqua e la gestione del servizio idrico, non devono essere privatizzati. Loro, sono quelli che si oppongono al passaggio del Comune di Civitavecchia, alla gestione privata dell’acqua di Acea Ato2.
Punto 3
La politica della trascorsa amministrazione comunale, non ha voluto ritirare la delibera di sottoscrizione della Convenzione di Gestione, tra il Comune di Civitavecchia ed il Gestore Unico dell’Ambito Territoriale Ottimale. Tutti i partiti della scorsa amministrazione non hanno operato al fine di creare i presupposti per la costituzione di una società interamente partecipata dal Comune, per la gestione in house dell’acqua pubblica.
Punto 4
Il Commissario ad Acta oggi, senza la sottoscrizione della Convenzione, si sarebbe trovato nell’impossibilità di intervenire per inadempimenti, nei confronti di qualcosa che non esisteva più ! Non sarebbe stato più inadempiente il Comune nè Acea Ato2 spa !? I politici soggiacenti le sentenze del TAR con procedente CODICI, raffigurano, su tutti i giornali, l’immagine in difesa della elusione del programma di coalizione. Pd, Sel, Psi, Liste civiche, uguali ad un nulla di fatto per il mantenimento dell’acqua pubblica.
Punto 5
Oggi ci si trova con una proposta di legge popolare per spingere la Regione Lazio a dotarsi di una norma che sancisca i principi del referendum ovvero che l’acqua e che la gestione del servizio idrico non devono essere privatizzati.
Punto 6
La Regione Lazio dovrà obbligatoriamente pronunciarsi entro il 24 marzo 2014 sulla proposta di legge, ma intanto ha approvato in Giunta delle Linee Guida che stravolgono i principi della legge popolare abbracciando supinamente “la qualificazione in termini economici del servizio idrico integrato “
“Col parlamentarismo di Cronwell, preludio della moderna democrazia, venne introdotta l’enclosure (la possibilità di recintare i terreni privati): quel Parlamento era pieno di grandi proprietari terrieri oltre che di banchieri“.(M.F.)
Qui ed ora la Regione Lazio pd, Sel, sta cercando di eludere i principi del referendum trasformando l’acqua in un bene privatizzato: Quel consiglio regionale è pieno di che?
Foto di Enrico Paravani ©