Mia figlia nascerà ad agosto.
Avrà 40 anni, la mia età, nel 2054.
Chissà se allora rileggerà le mie parole su Terzastrada, se si domanderà cosa spingeva il suo papà ad una vita “contro”.
Mi auguro lo faccia, perchè allora io sarò vivo in lei.
Mi domando allora che mondo vivrà e spero che non paghi troppo care le mie colpe, il mio non esser riuscito a cambiare le cose.
Vi allego una tabella riassuntiva per la sola Europa, che mi sono permesso di tradurre per coloro che hanno poco tempo da dedicare ad una traduzione dall’inglese.
Per chi volesse approfondire, il documento originale è qui.
Nella colonna di destra trovate il rischio di eventi catastrofici. La colonnina arancione dal colore compatto mostra il livello di rischio nel caso si scegliesse una politica di correzione efficace. La colonnina a righe mostra invece il livello di rischio nel caso si continuasse con le attuali politiche.
Non credo servano commenti.
Io sogno il calore del sole sulla pelle di mia figlia, sorsi d’acqua fresca di roccia a toglierle la sete e il mare che ci ha generato ad abbracciarla e sostenerne il nuoto.
Non voglio guerre per l’acqua, nel suo futuro, nè un carcere di cristallo a proteggerla da piogge acide e particolati radioattivi.
Sono pronto a rinunciare a tanto, per ridarle indietro il mondo che mi ha dato in prestito, magari migliore di come a me lo ha restituito mio padre.
C’è bisogno di cambiar rotta subito, iniziando dal carbone di ENEL.
Foto di Enrico Paravani©