Nel Maggio 2003 la Giunta De Sio delibera un accordo con Enel in cui, tra le altre cose, la società elettrica si impegna a versare un maggior importo ICI fino al raggiungimento di 2,7 milioni di euro l’anno.
L’Enel ne richiede il passaggio in Consiglio Comunale per ritenerlo valido? NO
Nel 2008 la Giunta Moscherini delibera un nuovo accordo con Enel in cui, tra le altre cose, la società elettrica si impegna a versare un maggior importo ICI fino al raggiungimento di circa 8 milioni di euro l’anno.
L’Enel ne richiede il passaggio in Consiglio Comunale per ritenerlo valido? NO
— Intermezzo 1
Nel 2012 il governo trasforma l’ICI in IMU con il trasferimento completo allo Stato degli importi relativi agli edifici di categoria D (in cui rientra TVN). Successivamente lo stato trasferirà una parte di questa quota al comune ove “risiede” l’immobile.
Da questo momento in poi l’erogazione del maggior importo ICI verso il comune di Civitavecchia subisce uno stop.
— Fine intermezzo 1
Ma non per questo terminano i versamenti da parte di Enel nelle casse comunali.
Nei 18 mesi di amministrazione Tidei la S.p.A. elettrica verserà al comune di Civitavecchia un ammontare pari a 17 milioni di euro “come anticipo di contributi Enel ad oggi definiti ed a quelli che potrebbero essere definiti in futuro” (come specificato da Roberto Renon responsabile Enel dell’epoca).
Inoltre 10 dei 17 milioni si riferiscono alla monetizzazione di parte delle prescrizioni VIA del 2003 riferite, nello specifico, all’utilizzo del Parco Serbatoi e alla realizzazione del Porticciolo Turistico.
L’Enel ne richiede il passaggio in Consiglio Comunale per ritener validi questi versamenti e, soprattutto, la monetizzazione di prescrizioni Ministeriali? NO
— Intermezzo 2
L’utilizzo in spesa corrente dei versamenti di Enel al Comune per il periodo 2008/2013 è stato attenzionato dalla Corte dei Conti con la delibera 142 del 2015 dove emette un “Pronuncia specifica di accertamento di grave irregolarita’ ” di cui al punto 1 per la “Costruzione di equilibri di bilancio utilizzando entrate straordinarie per la copertura di spese fisse e ricorrenti. Vicenda Enel Produzione S.p.A”.
La Corte dei Conti, nella sua disamina, illustra le motivazioni che hanno portato alla suddetta Pronuncia, ovvero:
– per il periodo 2008/2011 l’introduzione in spesa corrente di entrate straordinarie vincolate ad investimenti
– per il periodo 2012/2013 sul “fenomeno dell’accertamento delle entrate in assenza di idoneo titolo giuridico”
— Fine intermezzo 2
Nel dicembre 2015 l’amministrazione Cozzolino presenta ad Enel uno schema di attualizzazione ed interpretazione dell’articolo 4 relativo all’accordo sottoscritto da Enel nel 2008 onde evitare un lungo contenzioso legale che penalizzerebbe entrambi gli attori.
Le parti arrivano a sottoscrivere un accordo in cui si specifica che “le ipotesi sopra descritte andranno sottoposte al vaglio preventivo degli organismi decisionali di Enel SpA, degli organi Comunali competenti…”
Quindi CDA di Enel e Giunta Comunale.
Esattamente come avvenuto nel 2003 e 2008.
Tutto finito?
Per niente… anzi da questo momento in poi si entra nella parte surreale della vicenda.
Enel dopo aver sottoposto lo schema di accordo, peraltro già sottoscritto da uno dei suoi rappresentanti, incarica uno dei suoi procuratori, l’ingegner Molina già responsabile di TVN a partire dal 2010, di informare il Comune di Civitavecchia che “… la validità e l’efficacia dello schema rimane subordinata alla favorevole approvazione del Consiglio Comunale di Civitavecchia”.
Come direbbe il buon Sandro Ciotti “Clamoroso al Cibali!”
Enel dopo aver sottoscritto, ricordiamolo ancora una volta, uno schema di accordo interpretativo di clausole (per usare un termine tecnico) relativo ad un accordo in essere, cambia improvvisamente idea su quale debba essere l’organo competente comunale che dovrà ratificare lo schema di attualizzazione e decide, unilateralmente, che la ratifica dovrà passare dal Consiglio Comunale.
Saltando a pie’ pari le disquisizioni tecniche riguardanti la fondatezza o meno delle pretese della multinazionale elettrica quello che più colpisce è il tentativo, più o meno velato, da parte della S.p.A. di mettere pressione sull’Amministrazione Comunale confermando così ancora, una volta, il suo ruolo di prim’attore nella gestione politica e sociale del territorio, con tutto quello che ne consegue, dal dopoguerra ad oggi.
Benvenuti a Civitavecchia, feudo di Enel S.p.A.