Gli animali hanno un ruolo sempre più importante nella società moderna.
Rispetto al passato, dove venivano considerati mezzi da lavoro o da “reddito”, sono divenuti componenti della famiglia, compagni e, in alcuni casi, unici amici.
Va da sé che, con l’allungarsi della loro vita media, le patologie correlate all’età siano diventate all’ordine del giorno, in particolare i tumori.
Diciamo che con noi condividono anche pregi e difetti del progresso.
Prendiamo in esame il legame tra aumento delle patologie oncologiche e inquinamento.
Uno studio dell’Universita’ di Bologna ha dimostrato come l’incidenza dei tumori addirittura raddoppi nei soggetti che abitano zone a forte inquinamento ambientale, come la nostra.
I nostri amici pelosi risentono anche dell’esposizione a fumo passivo (antracosi) con un incremento del 45,7 % della probabilità di sviluppare l’adenocarcinoma papillare del polmone.
L’esposizione agli agenti inquinanti in forma cronica, come per i soggetti che vivono all’aperto, aumenta la probabilità di insorgenza del tumore più rappresentativo: il mastocitoma cutaneo, un tumore infiammatorio che si mostra con un unico o più noduli fortemente arrossati.
Non potendo salvaguardare i nostri amici dall’esposizione a queste fonti inquinanti, rimane, come per l’uomo, grande l’importanza della diagnosi precoce, per improntare un piano terapeutico medico o chirurgico che ne modifichi la prognosi e la qualità di vita.
Al proprietario, che funge da filtro diretto, va il compito di notare piccoli segni che possono essere premonitori: escrescenze cutanee, asimmetrie, tumefazioni, tracce di sangue nella ciotola, appetito capriccioso, cambio repentino di abitudini o di umore.
Ognuno di questi segni e sintomi evidenzia un disagio che, in molti casi, potrebbe nascondere i primi segni di insorgenza di una patologia oncologica.
Controlli regolari, ed un’ accurata anamnesi recente e passata aiutano il Medico Veterinario ad individuare precocemente tali patologie.
Purtroppo, come nell’Uomo, anche negli animali i tumori sono la patologia del secolo. Ma a loro, purtroppo o per fortuna, manca la parola…
Foto di Enrico Paravani©