Pietro Tidei mente.
E’ evidentemente tanto preoccupato dal possibile esito delle prossime elezioni amministrative, il padre-padrone del PD locale e fu sindaco, che perde ogni cautela e cambia ancora una volta versione circa l’ultimo rinnovo dell’AIA per la centrale a carbone di TVN.
Smessi i panni della festa per un rinnovo che lo aveva visto (a suo dire) trionfare contro ENEL, strappando una chiusura (ipotetica) al venticinquesimo anno di esercizio ed una riduzione (fittizia) delle polveri prodotte, eccolo esibirsi in una subitanea trasformazione in veste da vittima degli eventi.
Non è più quindi vero che Roberta Galletta fosse poco competente, come a suo tempo inelegantemente affermato dal colorito rappresentante politico allumierasco. E non si sbagliava Simona Ricotti, nè si sbagliavano i comitati.
Avevamo ragione noi: quell’AIA era un errore (doloso o colposo?).
Analizziamo insieme, documenti alla mano, la storia di TVN ed analizziamo una parte delle arroganti menzogne pre-elettorali, realizzate artigianalmente al riguardo in quel delle Colline dell’Argento, a difesa di quell’ orrore autorizzativo.
Il rinnovo AIA ha incrementato il quantitativo di carbone bruciato del 25%.
Come si calcola il dato iniziale di 3.600.000 tonn/anno?
Il dato è accuratamente nascosto nella VIA. Seguite il ragionamento.
I gruppi previsti da progetto per TVN erano inizialmente quattro, per una capacità massima di combustione oraria di 800 tonnellate. Onde ridurre l’impatto ambientale della conversione a carbone, la VIA del 2003 impose però la costruzione di una centrale di dimensioni ridotte rispetto al progetto, con soli tre gruppi.
L’eliminazione di un gruppo comportò così la riduzione della capacità di combustione del 25%, pari a 600 tonnellate/ora. Le ore di esercizio previste in totale per i tre gruppi autorizzati avrebbero dovute essere 6000/anno.
Con buona pace della capacità di calcolo del Sig. Tidei, 600 tonnellate x 6000 ore continua a dare il tranquillizzante risultato di 3.600.000 tonnellate/anno.
Nel 2013 le ore di esercizio della centrale diventano però 7500/anno, grazie alla “cura Tidei” prescritta con la nuova AIA.
Quale sarà il risultato di questo subdolo incremento delle ore di accensione della centrale?
Aiutiamo con una domanda retorica il piccolo matematico baffuto: quanto fa 600 tonn x 7500 ore? Alle nostre scarse capacità di calcolo risulta esattamente 4.500.000 t/a, ossia quanto ENEL prevedeva di produrre a Civitavecchia prima che gli ambientalisti le scippassero il quarto gruppo presente sul progetto e quanto finalmente dichiarato nel nuovo Parere Istruttorio.
Rivolgiamo in chiusura un’ultima curiosità matematica al sedicente “esperto” Tidei: da quale calcolo invece si è arrivati alla cifra di 26.000.000 di euro, donati da ENEL al Comune di Civitavecchia, e grazie a quale convenzione?
Foto di Enrico Paravani ©
Per saperne di più:
Leggi la mozione TVN di SenzaPaura.