Vanta all’epoca un ruolo di primo piano nella privatizzazione di alcune delle aziende pubbliche Capitoline come la stessa Centrale del Latte ed ACEA.
Nel 2000 diventa Presidente di Risorse per Roma Spa, società a partecipazione comunale che ha lo scopo di valorizzare gli immobili del Comune (ente che ospita tra le sue fila anche l’Assessore Regionale Michele Civita, oggi in aspettativa).
Nel 2003 entra a far parte della giunta provinciale Gasbarra come Assessore al Bilancio, ruolo che continuerà a ricoprire anche con la giunta Zingaretti, per un decennio.
Nel 2013 viene nominato dal Presidente Zingaretti Commissario straordinario dell’ARSIAL, divenendone quindi Amministratore Unico a novembre 2014.
Entrato nelle simpatie del Ministro Madia, a luglio 2014 viene nominato rappresentante del Ministero della PA nella Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff) ed ancora, a dicembre 2014, componente del nuovo Comitato di Gestione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
Se Rosati è indubbiamente un uomo caro al PD di Zingaretti, lo stesso non può dirsi per il Dottor Carlo Gabrielli, promosso invece Direttore Generale dell’ARSIAL durante la gestione pidiellina di Erder Mazzocchi, dal precedente incarico di Responsabile del patrimonio immobiliare della stessa Agenzia.
Al centro di numerose polemiche ed inchieste su affidamenti diretti senza bando e su una gestione disinvolta del patrimonio, è proprio l’Ingegner Gabrielli a siglare, poco prima di andare in pensione, l’atto di compravendita del terreno del campeggio della Frasca e della relativa cubatura, alla presenza del prestigioso notaio Antonio Gazzanti Pugliese di Cotrone (che scopriamo essere tra l’altro “Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dell’Ordine di Malta in Ucraina”…).
E’ proprio un firma notarile così prestigiosa a destare sospetti, considerata la dubbia validità dell’atto alla luce del Regolamento Regionale 20 maggio 2009, numero 7, “Disciplina dell’alienazione e della gestione dei beni immobili di proprietà dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio”.
Sospetti che danno i brividi, quando si apprende che dietro l’operazione Frasca si cela il gruppo finanziario Pulcini, che non è nuovo ad operazioni del genere, grazie alle quali la connivenza con i colletti bianchi della burocrazia regionale si trasforma in affari d’oro per chi ha finanziato le campagne elettorali e condizionato le primarie del PD .
E mentre l’Amministrazione Comunale dà mandato all’Avvocatura di tutelare gli interessi della comunità, non rimane che domandarsi quali siano i garanti politici di questa operazione speculativa.
©Foto di Francesco Fortunato