“La novità è affidata alle viscere della necessità. Che sui passaggi intermedi della sua nascita ci sia buio non deve far meraviglia […] ai piedi del faro, non c’è luce.” – La terra del tramonto, 1992, Ernesto Balducci
Alla fine ha vinto lui… si… si ha vinto chi si sapeva che dovesse vincere e nemmeno ci meraviglia.
Ma chi ha vinto?
Renzi?
No, troppo facile addossare le colpe di una vittoria bulgara solo al Guitto di piazza della Signoria. Odio le semplificazioni e chi mi conosce bene lo sa.
Col nuovo segretario non avremo più nemmeno il bisogno di rincorrere le larghe intese, le abbiamo già belle e pronte all’interno del partito stesso. Si, perché il self made man, fa tutto da solo, e poi a che serve stare tanto appresso al decadente Mr B?
Il nuovo che avanza è lui, il Matteo nazionale (da non confondere con quello padano).
Tra un caffè preso e un insulto rintuzzato, ieri sono andato anche io a votare alle Primarie. Lo dico e lo sottoscrivo, sono uno di quelli che ha votato sperando che le cose “cambiano cambiandole” e che conosce fin troppo bene come vanno a finire queste cose.
Cosa racconta questo plebiscito per il Sindaco di Firenze?
Parla tante lingue e di tante cose, nuove e vecchie: un ritorno al passato passando per il futuro, un disorientamento sempre più evidente da parte dei simpatizzanti del centrosinistra (chiamarli elettori mi sembra a questo punto eccessivo). Racconta che si costruiscono le candidature mediatiche a tavolino e le si porta alla vittoria con estrema facilità!
La cosa che più mi colpisce è che, quando si parla di Renzi, la principale qualità che viene messa in risalto è la sua capacità di comunicazione… ma abbiamo bisogno di un presentatore? Ok, ha partecipato alla “Ruota della fortuna” di bongiorniana memoria, ma un Partito avrà pur bisogno di uno straccio di contenuti, e se ci sono, che almeno siano apparentemente di una sinistra degna di essere chiamata tale!
Il nuovo segretario si è messo definitivamente di traverso, a parer mio, tra quella che era la vecchia, e ormai andata, logica dell’apparato (mozione Cuperlo-D’Alema) e la forza propulsiva di un’idea socialdemocratica (rappresentata dalla mozione Civati) per non interrompere o magari addirittura rafforzare i legami già forti con le potenze finanziarie che regolano il nostro (non) quieto vivere all’interno dell’UE.
Si pensi solo agli “sponsor” che hanno in vari modi sostenuto la campagna renziana. Va bene parlare con tutti, ma proprio con tutti mi sembra eccessivo, dalla Merkel a Briatore e il Billionaire tutto, da Marchionne ai portafogli dei salotti “buoni” dell’economia nazionale.
Votare alle primarie costa sacrificio, soprattutto per chi è abituato a studiare come arrivare a fine mese, ma questa sarebbe stata una buona occasione per poter iniziare qualcosa di diverso, e invece?
Invece (spero di no ma ci credo poco) il popolo delle primarie che ieri ha acclamato Renzi, si renderà presto conto che molti aspetti del programma E-mozionale che hanno votato, si ritorceranno proprio contro di loro. A partire dall’idea di un mercato di lavoro “moderno”, per finire alla messa in soffitta di ogni tipo di ideologia se non quella dominante buonista e vicina all’altra sponda del Tevere.
Un ritorno al passato appunto, passando per un futuro che non c’è stato, con tanto di presente sempre più reality e costruito ad hoc.
Mah… preparo un altro caffè e cerco di mandar giù questo rospo… anche se stavolta è più complicato di sempre… ma l’ho detto anche la scorsa votazione?
Le cose si “potevano” cambiare cambiandole…
“Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.”
Bertrand Russell
Foto di Enrico Paravani©
4 Comments
danilo
09/12/2013 at 17:34certo che vi rode proprio che abbiamo creduto più in lui che non in altri
Enrico
10/12/2013 at 10:25Lui chi? E soprattutto lui perché? Detto a chiare lettere a me non rode proprio nulla, non sono avvezzo a rosure o a pruriti, al massimo cerco di fare delle analisi, più o meno condivise certo, ma non mi si venga a dire che provo irritazioni che non mi competono. Riguardo al tuo commento, caro Danilo. Avete creduto? Buon per voi, quello che è scritto in questo articolo e solo frutto di fatti e situazioni inconfutabili. Quanto al resto, in bocca al lupo…di cuore
Fulvio Floccari
09/12/2013 at 18:09Grazie “Danilo”, per la profondità e la completezza dei concetti che esprimi. Ti suggerirei di scrivere “lui” con la L maiuscola, dimostreresti ancora maggior deferenza.
Vorrei inoltre rassicurarti che non abbiamo particolari disturbi del tipo al quale accenni: semplicemente, in politica è bello ricordarsi chi si è fregiato dei meriti, quando questi diventano responsabilità.
Buona lettura
Gianni
09/12/2013 at 18:55Il PD è come il marito che picchia la moglie.
CHI vota il PD è come la moglie che, dopo anni di botte, non lo denuncia e ancora spera di cambiarlo.