Il m5s esce stordito dalle Europee 2014: un pugile suonato, messo al tappeto dall’armata Renziana o dall’astensionismo?
Cosa non ha funzionato stavolta?
Un dato rilevante è certamente l’astensionismo: dal 66.4% dei votanti del 2009 si è passati al 58.69%, perdendo quasi il 10% degli aventi diritto.
A Civitavecchia non è stato così. Dai votanti del 2009 (23.228, pari al 54.1%) si è infatti passati agli attuali 31.817 (ossia al 74.42%). Una risposta corale ed urlata da tutta la città ha portato il M5S sul podio più alto, con un risultato che sfiora il 34%.
Si tratta forse di un exploit personale dello stimatissimo Dott Ghirga, con 4278 voti?
E il Pd? Il risultato non sembra malvagio, passando dai 5470 votanti (24.42%) del 2009 agli attuali 8771. Il partito dei Tidei perde però il 4% sul M5S, rispetto alle ultime politiche, ed il 12% sul dato nazionale.
Ed il centro destra? E’ in pieno dramma elettorale. Passa infatti dal 37.5% del 2009 al 28.1% dei voti sommati di NCD, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Gli elettori di destra hanno quindi rigirato la loro fiducia in Renzi (e questo la dice lunga su un certo concetto di “sinistra”)?
Come negare che la campagna comunicativa di Grillo, con l’entrata in campo anche del “Guru” Casaleggio, non ha funzionato? E quanto avrà pesato la paura di perdere l’Expò con l’ascesa dei “grillini” al Parlamento Europeo?
La campagna #vinciamonoi, che si era data l’impegnativo obiettivo del “sorpasso”, è stata quindi un flop (anche se conti alla mano, il m5s perde “solo” il 3%).
Oggi alle ore 14 inizierà lo spoglio delle amministrative. I numeri delle europee saranno confermati? Lo scopriremo già in serata.
Ci sentiamo più tardi.