Il RisiKo politico locale registra già alcuni movimenti strategici, di tipo para-festivo, caratterizzati da due dichiarazioni che ci piovono in testa dalle sponde opposte dell’appena decaduto consiglio comunale: la discesa in campo di Gianni Moscherini e la notizia che il giorno 23 Febbraio 2014 verranno effettuate le primarie PD per la scelta del nuovo Candidato Sindaco.
A dire la verità la prima mossa sulla nuova mappa strategica civitavecchiese l’aveva avanzata l’ex vicesindaco Enrico Luciani quando dichiarava di voler fare un passo indietro rinunciando ad una sua candidatura a Sindaco per SEL per poter lavorare all’individuazione di una figura nuova e aggregante.
Ovviamente la campagna elettorale, ufficialmente iniziata con la caduta dell’amministrazione Tidei, sarà condita da migliaia di dichiarazioni, come minimo.
Eppure già da queste prime uscite ci pare di individuare due leitmotiv fondamentali: lo Sviluppo e il Lavoro.
Sviluppo e Lavoro? Ancora?
Si cari concittadini, preparatevi. Vedremo persone, ascolteremo dichiarazioni, seguiremo notizie, leggeremo comunicati su questi due argomenti principali.
Ora i più attenti tra di noi potrebbero avere, già dopo qualche giorno di bombardamento mediatico, qualche sintomo di rigetto.
Sì perché una cosa è chiara: negli ultimi 20 anni, almeno, tutte le campagne elettorali per la scelta del nuovo Sindaco sono state incardinate su questi due temi.
Il motivo è che questi due argomenti sono quelli che principalmente caratterizzano la struttura e la coesione del tessuto sociale cittadino, nazionale, umano? Si certo.
Dite che nel contesto italiano questi due temi rivestono una particolare importanza dal momento che il quadro nazionale ormai da diversi anni è abbastanza disastrato? Si, come non essere d’accordo.
Aggiungete anche il fatto che, all’interno del quadro nazionale, la situazione cittadina si pone nelle posizioni di coda, tra le peggiori? Incontestabile.
Una domanda però: scusate ma in tutti questi anni in cui abbiamo votato alle elezioni comunali per questo o quel candidato, che prometteva questo sviluppo e quell’incentivo all’occupazione, in termini di risultati, cosa abbiamo ottenuto?
Ecco.
Disoccupazione sopra la media nazionale, con quella giovanile che sembra sia a livelli drammatici. Economia cittadina al collasso.
Il tutto nonostante la presenza di uno dei porti più importanti del Mediterraneo e del polo di produzione di energia più grande d’Europa.
La prossima volta che sentite qualcuno parlare di Sviluppo e Lavoro, pensate alla città in cui vivete. E fatevi una risata, almeno per una volta.
Oppure distogliete l’attenzione e non disperate. Tra poco Sviluppo e Lavoro saranno due parole svuotate di significato.
Come quelle che da bambini ripetevamo centinaia di volte in poco tempo.
Una nenia nemmeno troppo fastidiosa.
Semplicemente di “sottofondo”.
Foto di Enrico Paravani ©