Questa volta parliamo (tanto per cambiare) delle Cooperative Sociali e dei loro servizi nella nostra città.
Seguendo l’onda emozionale, data dalle parole di (poca) stima nei confronti del Sindaco Antonio Cozzolino e del Vicesindaco e Assessore Daniela Lucernoni, da parte del Consigliere Pietro Tidei, sono andato a cercarmi tutta la documentazione riguardante Villa Santina.
Era necessario capire un po’ meglio quello che era accaduto negli affidamenti e nelle proroghe.
Ma non ci perdiamo.
La questione sollevata è la proroga dell’affidamento del servizio socio assistenziale ed alberghiero di Villa Santina, concessa da Tidei alla Cooperativa Casa Comune 2000, che fa parte dell’universo Buzzi, lo stesso Buzzi al centro dell’inchiesta “MafiaCapitale”, .
Tutto inizia nel 2007, quando il Consorzio Quarantacinque, con atto pubblico rep.107 del 5/12/2007, sottoscrive il contratto per la gestione dei servizi socio assistenziali ed alberghieri di Villa Santina.
All’articolo 25 di quel contratto il Consorzio Quarantaaacinque indica che l’esecuzione dell’appalto sarebbe stato affidata alle Cooperative Formula Sociale ed Ambra.
Il 22/12/2011 con Determinazione Dirigenziale n.3147 viene rilasciato il nulla osta al subentro alla Cooperativa Casa Comune 2000, ad un contratto che era però in scadenza il 31 marzo 2013. Ecco allora che il giorno 17 dicembre 2012, presso la sala giunta, dinanzi al fu-Sindaco Tidei ed al fu-Assessore Leopardo, la Cooperativa Casa Comune 2000 manifesta l’intenzione di presentare una proposta di Project Financing prima della scadenza del contratto.
Il giorno 8 marzo 2013 (con i tempi ormai decisamente stretti, visto che la concessione scadeva il 31 marzo 2013), la dirigente Gabriella Brullini, fa rilevare con una nota la mancata presentazione della proposta di Project Financing e suggerisce quindi di procedere ad una proroga tecnica del contratto, chiedendo di poter dare mandato ai suoi uffici di predisporre uno studio di fattibilità per la procedura di concessione per la gestione e la messa in sicurezza di Villa Santina. La Deliberazione di Giunta 76/2013 specifica che la proroga debba garantire il servizio senza alcun disagio nell’attuazione dei servizi.
Si dà così mandato all’Arch. Mencarelli di prevedere all’interno della proposta dell’elenco dei lavori pubblici, “l’affidamento del servizio di gestione della casa di riposo comunale Villa Santina e la realizzazione dei relativi lavori di manutenzione ed adeguamento alla normativa di sicurezza” tramite il sistema del Project Financing, e si autorizza il Vice Segretario Generale e Dirigente ai Servizi Sociali (la stessa Gabriella Brullini) a concedere la proroga tecnica, fino all’aggiudicazione della nuova procedura di gara stessa. A distanza di pochi minuti (la data dell’atto è la stessa della Deliberazione di Giunta), la Determinazione Dirigenziale n.657 rammentava la disponibilità della Cooperativa Casa 2000 (che già gestiva Villa Santina), a presentare una proposta di Project Financing e, vista l’imminente scadenza del contratto, prendeva atto dell’indirizzo espresso dalla Giunta.
Le incongruenze in questa vicenda sono diverse.
Per prima cosa non si sarebbe dovuti andare in proroga tecnica ma provvedere ad emettere un bando, anche perché chi aveva proposto il Project Financing era la stessa Cooperativa in scadenza di contratto.
Secondo: la Giunta non aveva titolo per produrre un atto di gestione, visto che la proroga tecnica era di pertinenza esclusiva della Dirigente.
Con la soluzione Tidei-Leopardo, la Cooperativa che gestiva e che ha chiesto il Project Financing ha invece potuto continuare senza problemi a lavorare indisturbata all’interno della struttura, grazie alla proroga tecnica.
A soli due giorni dall’insediamento dell’Amministrazione 5 Stelle, gli uffici dei Servizi Sociali e la Dirigente, chiedono alla nuova arrivata Assessore Daniela Lucernoni disposizioni, che però la stessa non può e né deve dare, in quanto politico e non dirigente.
C’è inoltre da far notare come, tra marzo 2013 e novembre 2013 (giunta Tidei e caduta della giunta Tidei), tra novembre 2013 e giugno 2014 (con il commissario), giugno 2014 e marzo 2015 (giunta Cozzolino) non sia stato presentato nessun Project da parte della Cooperativa né sia stato fatto un altro bando di affidamento della struttura da parte degli uffici.
Sostanzialmente il compito della politica deve limitarsi a dare caratteri generali alle azioni mentre quello del dirigente di trovare possibili soluzioni caso per caso. Quindi, dovendosi limitare a caratteri generali, non può entrare nel dettaglio e il dirigente non può produrre alla politica un atto di indirizzo da far approvare che, in quanto tale, non gli spetta.
Dobbiamo infatti ricordare che, tra organo di governo e di dirigenza, non esiste sovraordinazione gerarchica ma relazione interorganica. La relazione interorganica garantisce il confine tra politica e gestione, distinzione fondamentale nella pubblica amministrazione.
Bene ha fatto l’Assessore Lucernoni a non rispondere alle richieste dei suoi uffici, sarebbe stato un abuso.
Per quanto riguarda la legittimità del Project richiesto, lasciatemi i miei dubbi.
Ora c’è da chiedersi quante volte è stato adottato il sistema della proroga tecnica e soprattutto quante volte la politica ha assunto un ruolo che non gli competeva minimamente, andando a falsare il normale svolgimento delle gare e degli affidamenti.
Ma soprattutto c’è da chiedersi se non sia il caso per Nonno Pietro, che accusa gli altri per qualcosa che solo lui ha fatto, di andarsi a godere il meritato riposo con i suoi coetanei a Villa Santina.
Foto Giulio Santoni ©