Siamo dunque al ballottaggio, e finalmente si sa chi sarà l’antagonista del candidato Pietro Tidei al ballottaggio: Antonio Cozzolino.
Sembra incredibile: l’armata dei “ragazzini” si scontrerà contro il tanto vituperato quasi-settantenne padrone del PD cittadino, forte di ben 8206 preferenze.
Lo scrutinio ci ha regalato diverse sorprese. Riassumiamole.
Da una parte l’assurdo risultato positivo di Vittorio Petrelli. Ben 2815 voti ad un candidato privo da principio di alcuna possibilità di accedere alla poltrona di sindaco. Un candidato che si propone come paladino dell’ambiente, ma che siede nella cerchia dei firmatari del SI al carbone alla centrale ENEL di TVN. 2815 voti che avrebbero trovato un programma pressoché identico nel M5S, portandolo a percentuali analoghe a quelle del PD. Ma così non si è voluto: perché?
E cosa dire del flop di D’Angelo? Appena 3773 preferenze, un valore di poco superiore a quelle del flop controllato di Guerrini (3364 voti). I voti del simpatico “diversamente pettinabile” esponente di destra hanno però squarciato una falla nel potente scafo di quel Grasso che sembra incarnare così da vicino gli interessi del mondo del porto.
Ed è qui il fatto epocale.
L’armata dei “ragazzini” a cinque stelle (così li apostrofò lo stesso Tidei) anche grazie alla sponda involontaria di D’Angelo, resiste alla macchina da guerra a trazione Cariciv/Autorità Portuale, in un’estenuante testa a testa tra Cozzolino (5653) e Grasso (5608).
Eppure le ultime 48 ore hanno visto un clima da guerriglia elettorale.
Ogni singolo voto è stato conteso all’arma bianca.
Nella notte di lunedì Civitavecchia ha vissuto un clima da Sudamerica anni ’80. Presidenti di seggio sostituiti in piena notte e senza alcun rispetto per le normative, come in un pit stop da Formula Uno. Onorevoli della Repubblica chiamati in piena notte a trascinare per la giacca il Segretario Comunale perchè si ripristini la legalità. Seggi sul punto di sospendere gli spogli su richiesta di uomini di Grasso (le operazioni di spoglio si erano protratte oltre le 12 ore) e che poi hanno però completato le operazioni solo dopo l’intervento della folla e del Segretario Comunale stesso.
E mentre in questo clima la città scopre solo al pomeriggio di mercoledì chi sarà l’antagonista di Tidei senior al ballottaggio, il fu-sindaco, da poco defenestrato dal Pincio, si ritrova con due giorni di vantaggio di campagna elettorale su Antonio Cozzolino.
Civitavecchia nel frattempo dorme. Un sonno senza sogni le ha impedito di stringersi intorno al Pincio e pretendere i risultati definitivi.
Voi, pochi illusi che ancora vi battete per un’alternativa, fate piano. Altrimenti rischiate di svegliarla.
Foto di Gian Marco Timidei©
2 Comments
avvelenato1970
29/05/2014 at 17:06Nomi e cognomi del nulla nostrano, vane speranze di cambiamento..
La nostra città è in ostaggio, ormai, da troppi anni e, purtroppo, non si intravede il paladino liberatore..
Illusionismo politico!
Rilassato1971
05/06/2014 at 01:24Stimato Fulvio, tu che sei l’esempio della persona pacata e intellettualmente seria, dopo questo articolo che rispecchia la verità, oggi che possiamo leggere tutti i risultati della verifica dei verbali di scrutinio eseguiti da un magistrato, puoi fare delle considerazioni sulle osservazioni inviate all’esito degli accertamenti, persino alla procura per eventuali rilievi di natura penale.
Fermo restando che al ballottaggio noi tutti votiamo Cozzolino, unica ancora di salvezza di questa città.