Dopo essere saltati in groppa al ricorso del Codacons cercando la perduta verginità riguardo alla pratica AIA, gli esponenti del PD non mancano di battere tutte le strade per infilarsi il mantello degli eroi che salvano la città dalla giunta pentastellata.
La prendono da più parti arrivando a grattare i fianchi della sanità locale che, come al solito, è un colabrodo: scola carenze organiche quasi patologiche, strutture indegne ad ospitare pazienti, macchinari col vizio di prendersi le ferie ogni due giorni… Dobbiamo continuare?
Insomma, la sanità civitavecchiese non fa una vita sana, lo sappiamo, anzi lo subiamo ogni volta che ci salta in mente di ammalarci e di entrare in PS.
E se nell’aprile 2013 il nostro nosocomio era nel sestetto dei peggiori ospedali italici, adesso come siamo messi?
Be’, al PS c’è una bella gattina…
Tutto fermo? No, qualcosa sembra muoversi sotto la sabbietta.
Posti letto!
Partiamo da questo comunicato del 3 novembre in cui l’onorevole Marietta Tidei sparge un po’ di brillantini sull’operato del presidente Zingaretti circa le soluzioni per salvare la sanità locale dal collasso. L’onorevole casaccata PD difende l’atto aziendale della ASL autoctona ringhiando contro i cinquestellati che “si sono limitati a strumentali puntualizzazioni avulse dal quadro generale della situazione sanitaria del territorio come descritta dal dott Quintavalle”. In sostanza Tidei afferma che l’atto aziendale presentato il 14 ottobre alla conferenza locale svoltasi all’aula Pucci va bene così. Momenti è pure troppo. Sì, oh, sono previsti posti letto in più di qua e di là (anche per i malati oncologici, evvai), la ristrutturazione di altri reparti, l’attivazione del servizio di risonanza magnetica, e tutto questo nonostante il commissariamento della sanità regionale e i vincoli di spesa imposti dal ministero delle finanze alle regioni commissariate.
Qualcosa di simile a dei miracoli, potremmo dire. E questi cinquestelle che fanno? Offendono il grande lavoro di Quintavalle con strumentalizzazioni del tutto fuori luogo. Vergogna.
Le “Strumentali puntualizzazioni avulse”
Siamo andati a spulciare il video della conferenza locale sulla sanità, dove il consigliere Fulvio Floccari si è permesso le suddette “strumentali puntualizzazioni avulse”, che riassumiamo di seguito. (Potete vedere la conferenza locale sulla sanità qui in versione integrale e qui l’intervento di Floccari.)
Oncologia
La grande assente.
A quanto afferma Floccari, nella bozza dell’atto aziendale discussa il 14 ottobre, non comparirebbe mai la parola “oncologia”. A meno che non le abbiano rinominata chiamandola tipo Susanna, la mancanza di riferimenti espliciti ad un progetto un tantino più importante del solo inserimento di qualche posto letto pesa.
Floccari sottolinea l’importanza di creare un’unità operativa di oncologia con una sua personalità: non più una costola di Medicina, dunque, ma una struttura organizzata con personale interno all’azienda e un primario dedicato.
Puntualizzazione“avulsa”: non limitarci ad una manciata di posti letto, bensì creare un’unità strutturata per un problema che sta riguardando pesantemente Civitavecchia.
DEA (Dipartimento emergenza e accettazione)
L’innominato.
Come accennavamo prima, una volta nella vita tutti i civitavecchiesi hanno provato l’ebrezza di passare un’intera giornata a contare i pixel dello schermo al plasma piazzato nella sala d’aspetto del PS, mentre, all’interno del reparto, medici ed infermieri collassavano al terzo turno per mancanza di personale.
Traccia di miglioramenti da apportare al DEA presenti nella bozza dell’atto aziendale? Non pervenuta.
Il DEA, diretto dal maestro Marco Di Gennaro, attualmente suona una musica devastante, soprattutto in virtù del fatto che risponde a tre unità operative che mancano di primario.
Puntualizzazione “avulsa”: il PS così proprio non va, per cui la proposta è di strutturare il DEA in modo tale da garantire un efficiente servizio al cittadino che si è pure un po’ rotto le palle di contare i pixel. Per fortuna c’è la gatta…
Pediatria
La declassata.
Nella bozza dell’atto si legge: “Declassamento da unità operativa complessa ad unità operativa dipartimentale”. Che?
Declassata. Il sospetto messo sul piatto da Floccari è quello di ritrovarsi i posti letto di pediatria out of service. Il dottor consigliere ricorda anche i disservizi subiti dalla popolazione questa estate, quando pediatria è andata in carenza di medici ed è rimasta chiusa per due giorni.
Puntualizzazione “avulsa”: chiarire cosa significa “declassamento” ed impedire la chiusura dei posti letto.
Centro Trasfusionale
L’espatriato.
Mancante nell’atto aziendale della ASL RM F perché facente ormai parte del San Filippo Neri. Tradotto: sacca di sangue che fa la pendolare per farsi analizzare e poi ritorna a casa per essere utilizzata, con un dispendio di denaro pari a 300 mila euro annui.
Puntualizzazione “avulsa”: farne almeno un accenno, mica una bibbia…
Queste sono alcune delle “strumentali puntualizzazioni avulse” che l’amministrazione cinquestellata ha portato nella conferenza locale del 14 ottobre scorso.
Avulse a tal punto da centrare in pieno petto il problema: i posti letto in più non ci fanno schifo, anzi, sono importantissimi, ma non possono considerarsi sufficienti per salvare il San Paolo da un infarto che lo lascerebbe lì tra i sei ospedali peggiori d’Italia.
Destinazione regione
Dalla conferenza dei sindaci tenutasi a Formello il 4 novembre scorso, Cozzolino e Floccari sono tornati giulivi: le indicazioni – sì, le strumentali ecc. ecc. – date alla ASL RM F sono finite nella bella copia dell’atto aziendale, con buona pace – mica tanto – di Marietta Tidei che, commentando le dichiarazioni di Floccari, continua a parlare dei meriti di Zingaretti e del PD. Meriti misurabili in? Posti letto.
Unità autonoma di oncologia, mancato declassamento di pediatria, ristrutturazione del DEA e un progetto sperimentale che permette di non perdere totalmente il servizio trasfusionale? Posti letto. Risposta definitiva, l’accendono anche Marco Di Gennaro e Marco Piendibene.
Vabbe’.
Adesso cosa accadrà? Il tutto dovrà essere approvato in regione, intanto possiamo augurarci che queste importanti novità non rimangano una speranza e si trasformino presto in certezza avulsa dalla mera e indegna lotta politica sulla pelle dei cittadini.
Qualcuno potrebbe domandarsi a chi dobbiamo dire grazie.
Sinceramente? A noi e alla città non interessa.