Pensavate di annoiarvi? Pensavate che con le feste sarebbero passati anche i divertimenti?
Uomini di poca fede, c’è da divertirsi sempre e comunque nel paese del bengodi: per citare solo l’ultima settimana, nel dibattito politico sono entrati argomenti quali i pompini, l’eversione, gli schiaffi istituzionali, i roghi nazisti dei libri, Goebbels, lo stupro, l’uso di Twitter, la falsificazione dell’uso di Twitter e, ovviamente, i fascisti. Fascisti a piacere, diciamo. Lo penso da tempo e chi mi conosce sa bene a cosa mi riferisco, l’eccesso di commento in rete provoca dipendenza ed è un male a prescindere, anche perché la rete non la sa usare nessuno, e generare sciocchezze a catena diventa lo sport preferito dei naviganti più o meno navigati.
Viviamo di picchi e di sondaggi, di citazioni e copia incolla, di opinioni, immagini rubate, prese in prestito, l’opinione personale è sempre più rara e ci si lamenta pure se qualcuno ce lo fa notare.
In fondo lo scenario è in continua evoluzione, ogni 15 minuti c’è un aggiornamento, bisogna stare sul pezzo. Bisogna azzeccare l’intervento giusto per uscirne fuori nel miglior modo possibile: tanto che alla stragrande maggioranza degli italiani ormai sfuggono completamente i concetti di destra e sinistra, e infatti Grillo, Berlusconi, Renzi, fateci caso, sono leader trasversali e ne parlano poco e a modo loro, senza lanciare anatemi o scomuniche.
Allora via giù di pompini e zoccole, di schiaffi e insulti, di risse e pacieri, senza dare la colpa a nessuno perché nessuno ha la responsabilità di ciò che sta accadendo.
In fondo è dal 2008 che l’italiano non sceglie chi governa, duemilaotto!!!!!!!!
Tra governucoli e larghe intese siamo commissariati da sempre… e ci preoccupiamo di un Fascista in più o di una rissa nell’Emiciclo? Ahahahaah mi vien da ridere!
Ora c’è questa legge elettorale in ballo, ce lo dicono da sempre: “Senza regole certe non si governa, allora si faccia la legge elettorale!”
La fanno? Mah, tra veti incrociati e distinguo più o meno reali, chissà che la montagna partorirà il solito topolino, e poi adesso abbiamo un altro problema: Renzi che toglie la fiducia a Letta, Letta che si offende e ci resta male e lo dice allo zio. Gianni che manda una velina a Silvio, Silvio che cade sulla pallina di Dudu, e poi?
E poi lo fa cadere o no?
Si accontenta di tenerlo sotto pressione?
Serve poter scegliere sul serio, serve non cazzeggiare a far finta di essere i migliori, agli italiani serve una nuova legge elettorale, ma poi servono le elezioni. Serve poter scegliere, perché non lo facciamo più da un pezzo. Come dire, e fermatemi se l’avete già sentita: le cose cambiano, cambiandole.
Fossero state in grado di cambiare così com’erano ci saremmo risparmiati la pena, non vi pare?
“Ciò che finisci per ricordare non è sempre la stessa cosa di cui sei stato testimone.” J. Barnes
Foto di Enrico Paravani©