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Case promesse
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Editoriali

Case promesse

22 Novembre, 2013 Giulio Santoni Ambiente e cultura, Editoriali 2 comments

Era una bella giornata di sole quella del 1 aprile a San Gordiano. Al Parco Yuri Spigarelli molti abitanti del quartiere si erano radunati per manifestare la loro contrarietà ai piani della Giunta Moscherini. Grazie al coordinamento del Comitato di Quartiere San Gordiano Boccelle in molti, quel giorno, manifestavano gioiosamente contro la cementificazione del Parco, del Quartiere, contro la Variante alla Variante 29 e contro i Piani Integrati.

Il Presidente del Comitato di allora, l’avvocato Alessandro Cascioni, a termine di una raccolta firme di circa 1500 adesioni, scandisce a chiare lettere la contrarietà dei cittadini di San Gordiano alle nuove costruzioni previste, ribadendo un “sì” agli spazi verdi, “no” ad ulteriori carichi urbani. “A San Gordiano non si deve costruire” era il leit motiv della manifestazione.

Tutti i partecipanti al dibattito sostenevano le tesi del Comitato… fantastico!

Tra i politici intervenuti come non ricordare il candidato sindaco Pietro Tidei, Marco Piendibene, Patrizio De Felici, Stefano Giannini, Mario Michele Pascale, Vittorio Petrelli e Simona Ricotti.

Ma fosse stato solo per la campagna elettorale? Naaaa…

Tornato in casa parlai di questa bella manifestazione a mia figlia più grande, Rachele, quasi undicenne:

“Rachi, oggi c’era tanta gente, forse fermiamo lo scempio”

“Bene papà!! Ma perché vogliono sempre costruire e toglierci il verde?”

“È gente avida, gente che non vuole il bene dei cittadini. Gente che pensa solo ai soldi”

“Bravo papà, fermiamoli. Salviamo gli alberi, salviamo il verde.”

Passato poco più di un anno, cambiata l’Amministrazione, cambiato il Consiglio Comunale, cambiato il Presidente del Comitato San Gordiano Boccelle, tutti quanti noi ci aspettavamo da un giorno all’altro il ritiro delle Delibere “cementificatorie”. Invece a giugno di quest’anno un fantastico Consiglio Comunale vota compatto per la ridensificazione di San Gordiano, il famoso PdZ4. Questa volta si usa una bella attenuante: costruiremo le case popolari.

Sarà vero? Oppure sarà l’ennesima scusa per edificare?

Noi siamo sempre gli stessi, insieme a Simona e a Vittorio, ma sembra che nulla sia cambiato rispetto alla passata amministrazione.

Immediatamente gli abitanti di Via Veneto si organizzano e costituiscono un Comitato contro l’ennesima speculazione edilizia, contro la privazione di quel semplice lembo di terra verde, attrezzato a parco giochi per i piccoli, loro unico sfogo ludico in zona.

Se siete bravi, fate capire a dei bimbi che al posto dell’altalena o dello scivolo è meglio mettere dei bei parcheggi o una bella palazzina!!!

Vado da mia suocera, che abita proprio in Via Veneto, ed incontro mia figlia che dopo aver letto degli striscioni attaccati intorno al lembo di terra verde, che tutti chiamano parco, mi domanda:

“Papà, ma non li avevamo fermati? Perché vogliono costruire proprio qui? Se fanno i palazzi quando vengo da nonna dove vado a giocare?”

“Rachele, avevamo fermato quelli che c’erano prima, questi dovevano essere quelli buoni”

“Ma io non capisco, se quelli erano contro i palazzi prima, perché oggi anche loro vogliono costruire?”

“Non lo so, non so proprio cosa risponderti, posso solo promettere che farò tutto, lo sai. Papà non dice bugie. Purtroppo ci sono persone che cambiano sempre idea, magari per due denari”

Da allora è passato poco più di un anno, così poco tempo che pare impossibile, ma questa amministrazione porta avanti lo stesso programma edilizio di quella passata. Ma c’è una differenza, questa si permette di prenderci anche in giro.

Le pianificazione degli alloggi popolari è iniziata nel 2000, esattamente nei Piani di Zona 10 e 11 per circa 350 alloggi. Se questa Amministrazione avesse voluto differenziarsi, a giugno dello scorso anno, avrebbe potuto avviare subito la costruzione nei suddetti PdZ, accedendo a circa 2.000.000,00 di euro di finanziamento per l’edilizia agevolata da parte della Regione Lazio.

Poteva, ma non l’ha fatto! Non lo ha voluto fare.

La Variante alla Variante 29 è stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale, doveva essere annullata, ma anche questo non è stato fatto.

E se non è stata ritirata significa che tutta la pianificazione fatta dalla passata Amministrazione è, e rimane, in essere ed io con mia figlia dovrò dipingere un mondo a colori contro la destra e la sinistra che speculano sul futuro dei nostri figli.

Foto di Enrico Paravani ©

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Giulio Santoni

Commerciante dalla nascita, panettiere per scherzo, produttore di biscotti per tradizione. Cittadino del mondo.

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2 Comments

  1. Fiorella
    07/04/2014 at 23:18

    Quel primo Aprile del 2012 anche il nostro comitato di quartiere Boccelle Marangone , REGOLARMENTE ELETTO
    stava festeggiando nel parco Baden Powell la festa di primavera.
    Non c’erano politici di alcun colore, ne’ discorsi elettorali, per una nostra precisa

    scelta, ma una marea di abitanti gioiosi , e la cui fiducia in questo comitato non è’ venuta mai meno.
    La ferma contrarietà a nuove edificazioni selvagge, la rivendicazione del verde e spazi pubblici, la determinazione a fornire il martoriato quartiere di infrastrutture , il rispetto della convenzione tra comune e costruttori, sono tra le principali richieste rivolte ai candidati Sindaco nell’incontro congiunto svoltosi prima delle elezioni.
    La differenza che ci contraddistingue, e’ che noi quelle cause abbiamo continuato a portarle avanti, pur se tra mille difficoltà’, e per lungo tempo siamo stati avversati o ignorati dall’amministrazione, e mi duole dirlo, dallo stesso comitato di cui Giulio Santoni fa parte.
    Abbiamo pero’ avuto sempre tanta gente dalla nostra parte, tanta gente, e forse per questo i rapporti con l’amministrazione comunale ultimamente erano cambiati ed avevamo cominciato ad ottenere piccole grandi cose.
    Poi la crisi, stupida ed inopportuna a nostro dire, che ci riporterà’ presto a riformulare le stesse domande ad un esercito di candidati sindaco.

    1. Giulio Santoni
      08/04/2014 at 08:37

      Cara Fiorella, come avrai potuto leggere il Comitato Boccelle Marangone non è stato per nulla nominato, il fatto che poi lo abbia postato sotto un tuo commento sul Gruppo FB lo devi interpretare come rafforzarativo di quanto tu affermi nel post, perciò non comprendo il senso di questa risposta.
      In merito al comitato San Gordiano Boccelle sono doverose delle precisazioni: non ne faccio più parte da tempo, esattamente dalla nomina del nuovo presidente (a mia insaputa), e io sono rimasto con le stesse convinzioni che mi hanno portato a manifestare quel 1 Aprile, altri no. Ma questo è un problema di coerenza.
      Buona Giornata.

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