Chiude oggi la discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa.
La notizia è stata data con comprensibile entusiasmo dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti “con questo passaggio il Comune di Roma chiude con il conferimento di rifiuto tal quale in discarica ed apre una nuova fase in cui tutto il volume di rifiuti prodotto viene avviato a trattamento meccanico biologico (TMB)”.
Usciti dal TMB (operato prevalentemente dagli stabilimenti riconducibili al già proprietario della discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni), i rifiuti prenderebbero strade diverse risultando classificati come combustibile da rifiuti.
Tutta la stampa regionale si è concentrata sulla destinazione di 20.000 tonnellate di rifiuto trattato alla discarica di Cupinoro, nel Comune di Bracciano, con relativo corteo di legittime polemiche da parte degli abitanti del comune lacustre.
In un surreale silenzio, si apprende da autorevoli fonti di stampa, sarebbe partita invece oggi da Civitavecchia la prima nave “pilota”, diretta alla più grande delle isole Baleari: Mallorca. È qui infatti attivo un inceneritore, sito nella località di Son Reus, al centro di un traffico internazionale di export delle ecoballe.
Si tratterebbe di un test per verificare la fattibilità di un lucroso commercio tra Italia e Spagna, con al centro lo stesso Manlio Cerroni, recentemente sorpreso da intercettazioni telefoniche compromettenti, con l’Assessore Regionale alle Politiche del Territorio, la Mobilità ed i Rifiuti, Michele Civita, fedelissimo di Zingaretti.
Nascono spontanee pertanto una serie di domande:
- Perché a Civitavecchia non se ne parla?
- Con quali mezzi i rifiuti trattati raggiungono la nostra città?
- Il consiglio Comunale è stato coinvolto nella decisione di autorizzare tale traffico?
- Si tratta di una incomprensibile “bufala” degli organi di stampa?
Foto di Enrico Paravani ©