Civitavecchia come Farmington.
Molti diranno, Farmington?
Si Farmington, leggete dal link. Parliamo di cultura no?
E allora vediamola questa cultura, fatta di vesti stracciate per la scomparsa di una statua dal valore artistico discutibile e dal significato nullo.
La statua del bacio, installata fino a poco fa alla Marina di Civitavecchia è una riproduzione in scala di una famosa fotografia di Alfred Eisenstaedt:
La foto, sulla cui spontaneità si sono sollevati parecchi dubbi nel corso dei decenni, fu scattata a Times Square, New York, il 14 agosto 1945 e in breve tempo diventò una delle icone della fine del Secondo Conflitto Mondiale.
Almeno un’icona per gli Stati Uniti d’America dal momento che in Europa la guerra era praticamente finita già da mesi mentre nello scenario del Pacifico bisognò attendere lo sgancio di due bombe atomiche sul Giappone.
Ma il punto non è questo.
Il punto è la presunta grandissima, inconsolabile perdita di un’opera d’arte leggermente invasiva, posta nel centro nevralgico della città, raffigurante, anche in modo discutibile, una foto sulla cui genuinità esistono dubbi e appartenente a memorie collettive di terz’ordine di tipo prettamente commerciale.
Verrebbe da chiedersi come mai questo tipo di immagini spazzatura fanno tanta presa qui da noi.
E la risposta è forse molto semplice e risiede nelle vesti stracciate di tutta quella moltitudine di persone che sono scese alla Marina gridando allo scippo.
Lo scippo di una statua raffigurante una foto presumibilmente farlocca utilizzata per scattare altre foto.
Benvenuti a Farmington, dove si fanno fotografie del fare fotografie.
E benvenuti a Civitavecchia, dove si fanno fotografie del fare fotografie del fare fotografie.
La realtà supera l’immaginazione.
Sempre.
Foto di Luciano Damiani©
3 Comments
Paola Angeloni
09/09/2014 at 18:22” Quanti inutili doppioni “, disse Aristotele a Platone a proposito delle Idee…
Rita
13/09/2014 at 07:03Adesso tutti cercano a loro modo di sminuire e di spiegare l’inutilità della “statua del bacio” come viene chiamata. Il problema ,come dissi e scrissi subito alle prime foto dello smantellamento, non è il fatto che si è tolto qualcosa, ma il fatto che i grillini hanno sempre fatto della comunicazione, dei contatti diretti con i cittadini il loro baluardo,la loro bandiera ed in questo sentire,ascoltare, interrogare i cittadini consisteva la loro grande differenza rispetto agli altri partiti,che decidono e agiscono con autorità. In questa situazione non mi sembra che siano stati molto coerenti, e poi faccio domanda molto provocatoria; ” Che cosa è stato fatto in questi mesi per lo sviluppo, il decoro,l’occupazione, la pulizia ecc.ecc. ,in questa città?????” Si studia,si studia……ma le poche cose fatte “le son tutte da rifare”.
Dany
16/09/2014 at 16:38“Verrebbe da chiedersi come mai questo tipo di immagini spazzatura fanno tanta presa qui da noi.”
Non solo, fino ad oggi queste persone non hanno mai lamentato l’assenza di qualsiasi cosa si avvicinasse all’arte…(salvando gli spettacoli al teatro Traiano).
Improvvisamente l’insurrezione per un simbolo che di più inutili e vuoti non ce ne sono…
Solo qui da noi, purtroppo….