[heading style=”subheader”]Si sono fermati i lavori di rimozione della Costa Concordia dalle acque del Lazzaretto del Giglio.[/heading]
A darne notizia Sergio Girotto, rappresentante del consorzio Titan-Micoperi che afferma che i lavori sarebbero stati fermati su richiesta dell’Osservatorio, a causa di rilevate “carenze dal punto di vista ambientale nella documentazione presentata circa l’ipotesi di rimozione del relitto mediante la nave olandese Vanguard”.
Ma cosa è successo?
I lavori sono giunti ad un punto di svolta: occorre infatti decidere definitivamente quale sarà il metodo di rimozione del relitto, se mediante traino da parte di comuni rimorchiatori oppure tramite sollevamento dei resti della nave da crociera da parte della colossale nave-bacino olandese Vanguard, già noleggiata dalla Costa ed in corso di apposite modifiche strutturali.
Cosa cambia tra i due metodi?
Nel caso fossero i rimorchiatori a trainare la nave, la stessa potrebbe essere trainata in porto in condizioni di semiaffondamento, carica delle proprie inquinate acque interne, seppure con maggiori rischi di tenuta della struttura e con ridotte velocità di crociera e lunghissimi tempi di trasporto.
Nel secondo caso invece sarebbe necessario provvedere innanzitutto allo svuotamento parziale delle acque interne al relitto, che lo renderebbero troppo pesante ed instabile per essere caricato dalla Vanguard. Una volta completate queste operazioni, il trasporto avverrebbe però in maniera più rapida e sicura.
E’ proprio però la probabile operazione di svuotamento a preoccupare l’Osservatorio: da escludere qualunque ipotesi di sversamento in mare dei liquidi stessi, con le sue pesanti conseguenze in termini di inquinamento ambientale.
E’ da ipotizzare quindi a questo punto il traino della Concordia in un porto intermedio, per svuotarla dei liquidi e successivamente caricarla sulla Vanguard. Da qui il fermo dei lavori e la necessità di sottoporre all’Osservatorio un progetto più dettagliato per ottenere le relative autorizzazioni.
Potrebbe quindi ritornare in ballo l’ipotesi di portare la Costa Concordia a Civitavecchia, anche solo per provvedere allo svuotamento parziale del relitto.
L’Osservatorio smentisce però Girotto: “E’ stata Costa, con una lettera, a ritirare la richiesta di autorizzazione al montaggio (dei cassoni di rigalleggiamento, ndr) in attesa di poter fornire una documentazione completa sull’operazione”.
Si riapre forse la possibilità per il porto di Civitavecchia di vedere arrivare la Concordia per un compito diverso dalla completa demolizione del relitto, forse questa volta davvero alla portata del Porto di Roma?
1 Comment
fernando
06/05/2014 at 16:14http://www.giglionews.it/2014/05/06/osservatorio-autorizza-installazione-cassoni/