Il Decreto Legislativo n.36 del 2003 dichiarava la fine del conferimento in discarica del “tal quale” (art.7). L’articolo 17 determinava le norme transitorie e come termine ultimo il 2009. Il Ministro Prestigiacomo con una Circolare del 2009:
…definiva “trattamento” ai fini dello smaltimento dei rifiuti in discarica anche la “tritovagliatura” e stabiliva che a predeterminate condizioni la “raccolta differenziata spinta” poteva far venir meno l’obbligo di tale trattamento, precisando come queste indicazioni avrebbero avuto natura “transitoria”, senza stabilire però in modo espresso un chiaro termine finale.
e sin dal giugno 2011:
… la Commissione europea ha rilevato la necessità di un trattamento adeguato anche sui rifiuti residuali provenienti dalla raccolta differenziata, stabilendo come la tritovagliatura non soddisfi di per sé l’obbligo di trattamento dei rifiuti previsto dalle normative europee.
Tutto questo tempo e l’emergenza a chi serve?
L’emergenza rifiuti è il sistema Cerroni, Manlio Cerroni e Il sistema dei rifiuti. Così il “supremo” manovrava la politica.
E a Civitavecchia?
Risponde la Brusciotti, l’Assessore all’Ambiente della giunta Tidei:
… In particolare, stando all’ex assessore, a muoversi era soprattutto la società Mad, che gestisce la discarica di Civitavecchia.
“Stavano preparando un progetto per effettuare il trattamento preliminare dei rifiuti, era in via di definizione e ne abbiamo parlato anche con il sindaco Tidei” afferma la Brusciotti
Quindi l’amministrazione Tidei stava occupandosi del problema lasciando tutto nelle mani della MAD !? Quindi la MAD srl, creditrice per 4-5 mln di euro nei confronti di HCS, che è al 100% partecipata dal Comune, è chiamata ad adempiere alle scelte programmatiche per la tutela dell’ambiente, del territorio e della salute. E la MAD non si è lasciata sfuggire l’occasione ed ha progettato solo a dicembre 2013 un impianto da 70.000 tonnellate l’anno quando il nostro territorio ne produce circa 30.000!
La MAD ha presentato un impianto non corrispondente alle normative europee in quanto non utilizza procedure corrette di stabilizzazione ed inertizzazione della parte organica risultante dalla “spremitura” non meglio classificata.
La MAD per il solo interesse economico e di massimo rendimento della sua discarica ha deciso di raddoppiare i Rifiuti in arrivo a Civitavecchia passando dalle attuali 33.000 t/a alle future 70.000 t/a.
La MAD impiegherà anni a completare le opere per realizzare un impianto con sistemi nati vecchi e con effetto positivo nullo sul territorio di Civitavecchia, anche se raggiungessimo il 70% della raccolta differenziata, perchè, comunque, alla discarica la MAD farà conferire sempre le 70.000 t/a di Rifiuti.
Una Amministrazione normale presenterebbe un progetto “Rifiuti Zero”, adatto a soddisfare le esigenze del proprio territorio (Civitavecchia, Tolfa, Allumiere) per passare dal conferimento in discarica di 33.000 tonnellate anno di rifiuti “tal quale”, a solo circa 4-5 mila tonnellate anno di rifiuti inertizzati!
E’ tutto molto semplice perchè delle attuali 33.000t/a, attraverso una raccolta differenziata spinta al 65%-70%, circa 20.000 t/a, non finirebbero più in discarica. Il rifiuto differenziato verrebbe recuperato come vetro, plastica, alluminio, ferro, imballaggi, più circa 7.000 tonnellate di frazione organica che verrebbero trattate in un impianto di compostaggio aerobico per produrre compost di qualità. Le restanti 10.000t/a, attraverso un trattamento meccanico biologico (TMB), procedendo con la selezione manuale, a infrarossi, a calamita, offrirebbero un ulteriore recupero di materiali pari a circa il 60%. Il restante 40%, per circa un 30% verrebbe inertizzato e conferito in discarica e circa un 10%, di rifiuto umido da TMB, trasformato in Frazione Organica Stabilizzata (FOS), utilizzata come terreno di copertura. In questo modo dentro l’area della discarica verrebbero conferite solo 4-5 mila tonnellate l’anno. Una Amministrazione normale sceglierebbe il sistema migliore per tutelare il proprio territorio, la salute e l’ambiente.
Questi stessi protagonisti si ripresenteranno alle amministrative 2014, dimenticandosi o volendo far credere agli elettori che i soldi che spenderemo in più per l’immondizia sarà tutta colpa dell’Emergenza.
Una emergenza di sicuro è presente ed è l’emergenza di un rifiuto alle politiche che favoriscano esclusivamente il capitale a spese del nostro territorio.
Foto di Enrico Paravani©