Claus.
Così veniva chiamato da tutti i suoi collaboratori.
La tradizione si perdeva ormai nella notte dei tempi. Dai miti di Poseidone, nell’antica Grecia, si risaliva fin agli albori dell’epoca Cristiana. Claus sorrideva pensando al fatto che un mito precristiano fosse fatto risalire ad una leggenda greca per poi tornare in Occidente dopo essere stato edulcorato dalla leggenda di un vescovo che resuscita dei bambini uccisi.
Il Poseidone marinaio che diviene protettore dei bambini. Che diviene addirittura Santo.
Una tradizione che aveva conquistato il Nuovo Mondo e che dal Nuovo Mondo era tornata al Vecchio Continente in forma ancora diversa.
Un vecchietto immortale che gira il mondo con renne volanti per portare i regali ai bambini buoni.
Claus in realtà rappresentava molto di più.
Erano ormai passati quasi 5000 anni da quando, casualmente, quel cacciatore aveva trovato la Pietra, in un cratere di qualche metro di diametro nei pressi dell’odierna Qaanaaq, in Groenlandia. Proprio il luogo che in seguito sarebbe divenuto noto con il nome di Thule.
La progressiva deglaciazione aveva portato alla luce l’Oggetto e quel cacciatore divenne il Progenitore.
Claus era l’emanazione fisica di quel Progenitore. Era il capo dell’Organizzazione.
Tutti la chiamavano solo così.
L’Organizzazione.
I membri dell’Organizzazione, o forse sarebbe meglio dire i collaboratori, venivano scelti accuratamente in giro per il mondo da una selezione occulta che iniziava fin dall’infanzia. In quel momento la maggior parte dei collaboratori stretti di Claus erano nordcoreani e tibetani. Non mancavano membri anziani anche europei o americani.
In tutto, comprese le guardie armate, circa 100 persone.
Claus si muoveva raramente dalla Base dell’Organizzazione, situata sotto un ghiacciaio millenario, in prossimità del punto di ritrovo della Pietra. Adesso erano in atto i preparativi per poterlo trasportare, in gran segreto, in Europa.
Era in programma per il 27 Dicembre l’ennesimo incontro segreto. La solita cosa tipo Bilderberg.
Claus non aveva mai voglia di partecipare a questi incontri. Tecnicamente era un essere umano come tutti gli altri, eppure, essendo in vita da circa 5000 anni, aveva sviluppato una sorta di magnetismo carismatico che spesso si rivelava pericoloso. Per questo motivo, ed era ormai una tradizione, andava agli incontri con i Grandi della Terra con barba e capelli posticci.
Di colore bianco.
Le poche persone al mondo che avevano avuto occasione di incontrarlo non conoscevano la vera fonte del potere di Claus. Veniva accolto sempre come il capo di una Setta. Claus ovviamente era molto di più.
Nel corso dei secoli, tuttavia, non erano mancati i problemi. Come, solo per citare i più recenti, quel pazzo fissato con l’esoterismo che fondò persino una società segreta chiamata Thule e che finì i suoi giorni con una pallottola in testa in un bunker a Berlino dopo aver causato circa 50 milioni di morti.
O come quella volta che la CIA mise in piedi quello scombicchierato progetto per il controllo mentale. Lo chiamarono Progetto MK Ultra e provarono ad usare, ironia della sorte, proprio l’acqua e gli acquedotti per somministrare dosi controllate di LSD. Claus spesso pensava a quel progetto e a come l’Organizzazione fu costretta ad intervenire facendo suicidare quel chimico. Le somiglianze quella volta erano davvero troppe e ci fu il bisogno di un intervento diretto. Un fatto raro.
I preparativi per la partenza erano ormai quasi completati e Claus, prima di lasciare lo Studio all’interno del Laboratorio, controllò un’ultima volta il livello di diluizione della Sostanza.
Il quadro di controllo mostrava tutti i parametri del Ciclo dell’Acqua Globale del pianeta. Claus teneva sotto controllo le concentrazioni negli acquedotti, in mare, nell’atmosfera e persino nei ghiacciai montani e in quelli millenari.
La Sostanza fu la prima rivelazione che gli mostrò la Pietra. Poi venne tutto il resto; la costituzione della struttura piramidale dell’Organizzazione, la ricerca dei primi membri, la costruzione del Laboratorio Sotterraneo e della Base Centrale.
Ormai l’Organizzazione di fatto controllava ogni singola molecola d’acqua che scorreva, evaporava o cadeva sul pianeta. E attraverso il sistema di irrorazione aveva in pugno la volontà di tutta la popolazione mondiale.
Da circa 5000 anni.
Quel giornoClaus, come ormai faceva da millenni, programmò il rilascio annuale della Sostanza per la notte del 24 Dicembre.
L’Homo Sapiens aveva assoluto bisogno di essere controllato. La Pietra era stata chiara in questo senso.
Solo i Bambini erano immuni. Ma solo provvisoriamente, per qualche anno. Poi tutti gli appartenenti alla Specie, irrimediabilmente, tendevano a perdere le funzioni del lobo temporale destro.
Senza il paziente lavorio di Claus, l’Uomo sarebbe andato incontro all’autodistruzione.
Claus sapeva che questo era il vero regalo che ormai da tanti secoli porgeva all’Umanità. Non poteva lasciare la presa.
Ancora la Specie non era pronta e nemmeno Claus poteva prevedere quando lo sarebbe stata.
Illustrazione da Thomas Nast: Christmas Drawings for the Human Race (1890)
9 Comments
Paola Angeloni
25/12/2013 at 20:12Come farò, Scanu, a bloccare la mia coazione a ripetere, a scrivere qui sopra ora che vi siete dichiarati m5s ! Certo ci sarà una lotta all’ interno Dell’ Organizzazione, ma chi più si appropria di miti per la massa , più avrà ragione… L’ ultima Thule, citata dal greco Pitea, terra del Nord , terra di fuoco e ghiaccio, culla della ” razza” madre, la razza ariana che, propagata per il Sud si sarebbe degenerata. Un tempo, come tu dici, furono gli Ebrei a pagarne le conseguenze, ora toccherà a noi, i ” lobotomizzati” ?! Hitler e i gerarchi nazisti aderirono alle sette occultistiche ed è comprovata la creazione del ” mito” della razza ariana. A volte capitava che un alunno copiasse pari pari la tesina su wikipedia e la storia veniva addobbata con il chiacchiericcio, l’ esoterico… Era il Nazismo quella grande Organizzazione della Comunicazione che usò il mito con una ferrea RAGIONE STRUMENTALE: controllo dell’ istruzione, della cultura , dell’ informa. La scienza, piena di tecnicismi, era tenuta a rispettosa distanza dalla massa e allora come ora la massa non sapeva cosa uscisse dai fumosi camini.. Per mantenere il controllo delle folle la scienza deve ricorrere al mito, al vitalismo, alle visioni,, al carisma del capo. Le masse sono considerate non pensanti, ” lobotomizzate”. Vengono sollecitati comportamenti gregari. L’ oratoria follaiola del capo fa leva su elementi regressivi, il sangue e la terra. ” La scuola doveva insegnare solo ” a far di conto ” al massimo fino a 500″. Non è ora così ? : ” Quanto prende quel parlamentare , quanto prende questo, vaffanculo…”. Hai ragione, sotto c’ è un PROGETTO di mutazione umana, che con i media mobilita i ceti più lontani dalla ” politica” o fino ad ora inerti, fine dei sindacati, fine dei partiti, anti parlamentarismo, anti democrazia ” perchè questa non è democrazia”, ” meno male che Silvio c’è, no SANTA CLAUS “.
Sergio Scanu
25/12/2013 at 20:19Ahahahaha meno male che Silvio c’è! Una cosa sola, non parlo di lobotomizzati ma di perdita progressiva delle funzioni del lobo temporale destro. Quello della FANTASIA. Tutto il resto è accessorio.
Federico Cropani
27/12/2013 at 00:25Posso tranquillamente dire, senza creare troppa sorpresa, che #terzastrada non è l’organo d’informazione del M5S. L’editore del blog non è affiliato ne condivide i valori e i metodi del M5S, ne di altri comitati, partiti o movimenti.
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Paola Angeloni
25/12/2013 at 20:29Mi riferivo ad un ” Antonio, un furioso m5s autore di un commento sul blog… ” Oh Iperborea ” .
Sergio Scanu
25/12/2013 at 20:35Allora se legge il tuo commento diventerà ancora più furioso…Comunque tra parentesi concordo con quell’accostamento. Il problema è che non so quanto sia effettivamente iperbolico. Forse nemmeno un po’.
andrea palmieri
26/12/2013 at 12:29o signora Angeloni, proprio lei che porta un cognome così pesante per questa città, avrei voluto e potuto risponderle, ma poi mi avrebbe non mi avrebbe capito oppure mi avrebbe associato ad hitler
andrea palmieri
26/12/2013 at 12:32ma poi non mi avrebbe*
Paola Angeloni
26/12/2013 at 16:11Palmieri tranquillo, non sono io il nemico. Sono nata politicamente nei movimenti di fine anni ’60 e ’70 ed ho vissuto a pieno l’ aria utopica e libertaria. Ancora oggi partecipo con la mia presenza alle manifestazioni contro l’ inquinamento e a favore della salute. Ho lavorato per combattere le devianze e l’ emarginazione sociale, ma mi rimane il vizio di fare una netta distinzione tra valori di destra e di sinistra. Mi auguro che il PD possa più aprirsi a sinistra ed alle istanze provenienti dai movimenti, ai m5s. Il mio commento, che si trova su questo blog, era rivolto a Roberta Galletta, alle motivazioni da Lei addotte per l’ uscita dal partito e di conseguenza al commento di Antonio ” Lobotomizzati”. Mai mi è capitato di vedere in questo blog un simile linguaggio…
Paola Angeloni
26/12/2013 at 16:32Riguardo alla battuta macabra sul mio cognome, devo dire che non ho parenti in Città, ma rivendico il ramo matriarcale, la proletaria famiglia dei Gargiullo, che ha conosciuto le botte e il confino politico durante il fascismo… ma le ha anche date !!