Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite de Crayencour (Bruxelles, 8 giugno 1903 – Mount Desert, 17 dicembre 1987), è stata una scrittrice francese.
Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
L’Imperatore Adriano ormai prossimo alla morte scrive un’appassionata lettera, una sorta di testamento spirituale, a suo nipote, Marco Aurelio, suo successore. Cerca di riassumere tutta la sua vita e quindi trasmettere il più possibile, al nipote, l’essenza del suo modo di governare.
Per un uomo come lui, un imperatore, non è facile narrare obiettivamente la sua vicenda. Attraverso le pagine del libro conosciamo un giovane Adriano forte, ambizioso ed impaziente di migliorare il mondo secondo i dettami della filosofia greca che tanto amava. Racconta dei suoi viaggi e delle, poche, guerre intraprese per mantenere la pace e la prosperità dell’Impero.
Un tema, in particolare, ricorre in tutto il romanzo e in tutta la vita di Adriano; la morte.
La morte di Traiano, Imperatore e suo padre adottivo, la morte di Paolina, sua amica che non lo abbandonerà mai, nemmeno quando è lontano, la morte dei suoi compagni di armi e la morte di Antinoo della quale si sentirà colpevole, ingiustamente, per tutta la vita e per finire anche la sua che, spesso, aveva pensato di anticipare.
Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più… Cerchiamo d’entrare nella morte a occhi aperti…
Le memorie di Adriano è stato un romanzo pensato, scritto e corretto per quasi trent’anni, per dare a noi lettori una visione dell’uomo e del tempo il più possibile fedele alla realtà dell’epoca, a ciò che è stato l’impero romano nel II secolo d.C.
Marguerite Youcenar ci presenta Adriano come un grande uomo dalla grande apertura mentale costantemente orientata verso la ricerca del sapere, affascinato dalla cultura, pieno di interessi e capace di far fronte e districarsi nelle situazioni più difficili, questo fa di lui e fa del romanzo, un libro senza tempo, un libro per i giorni presenti e per i giorni che verranno.
E’ un romanzo che, prima di essere compreso, va assaporato. Ogni pagina invita all’umanesimo, ci invita alla tolleranza del pensiero altrui, all’accettazione morale e stoica del destino che ci è stato assegnato, qualunque esso sia, senza mai trascurare di donare amore in qualsiasi forma perché è l’essenza della vita.
Ho cercato la libertà più che la potenza, e quest’ultima soltanto perché, in parte, secondava la libertà.