La città non ha più un Sindaco.
Con uno scatto repentino gli eventi sono precipitati al punto che l’Avv. Pietro Tidei è stato messo alla porta del Pincio, ad opera di una variopinta armata che ha tra i suoi ranghi il precedente Sindaco Gianni Moscherini (in equilibrio labile tra PDL e Forza Italia), accostato alla compagine cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà (un vero ossimoro politico), ad un dissidente piddino d’alto rango (Flavio Magliani) ed a ben tre rappresentanti della Lista Civica “Ritorno al futuro” (quelli delle “quisquilie“…ricordate?).
Il commissariamento del Comune è ormai una certezza, con probabili prossimi temporali sulle municipalizzate e tariffe extra-large sulle imposte locali.
La sensazione è quella di un vuoto d’aria, che ha risucchiato via una delle poche (apparenti) certezze dell’orizzonte politico civitavecchiese. Tutta la sicurezza del baffuto amministratore collinare si è rivelata ben altro sentimento: la sicumera. Una “ostentata esibizione di sicurezza o di una presunta superiorità”, secondo i dizionari.
Cosa nasconde questo capitombolo politico? Una vera imboscata da parte di terzi o una ritirata strategica ben camuffata?
Lo vedremo, guardando bene oltre la cortina fumogena stesa dal locale PD ed al di là dei trionfalismi di chi adesso si attribuisce il merito di una vittoria che, sia chiaro, per la città è solo un’ennesima, annunciata tragedia.
Foto di Enrico Paravani ©