Alla fine ce l’hanno fatta. Forse.
Il Dr Vitaliano De Salazar, Direttore Generale della ASL RM5 (Tivoli-Colleferro), già ai Cimiteri con Veltroni sindaco, poi al 118 con Marrazzo, avrebbe finalmente accettato di trasferire armi e bagagli presso la ASL RM3, quella di Ostia.
E’ il secondo tassello dello scacchiere della sanità che il Commissario Zingaretti (decommissariato solo a chiacchiere dal Governo) sta confezionando per il prossimo occupante del Palazzo di Viale Cristoforo Colombo. Il primo risale a qualche giorno fa e riguarda Vincenzo Panella, declassato (si fa per dire) da Direttore della Direzione Regionale Salute e Politiche sociali a Direttore Generale del Policlinico Umberto I.
Entrambi i manager conquistano così un bel contratto nuovo della durata di tre anni, che blinda due strutture così rilevanti ben al di là della oramai prossima dipartita della legislatura Zingaretti.
E Tivoli?
Per la città che fu dimora dell’imperatore Adriano è già pronto lo sbarco di Giuseppe Quintavalle, oggi Direttore Generale della RM4, evidentemente non sgradito in casa Tidei (tra un incarico e l’altro è da oltre dieci anni a Civitavecchia). Quel Quintavalle chiamato a suggellare ancora una volta l’alleanza della casata allumierasca con quel Marco Vincenzi che a Tivoli possiede le chiavi del PD. Non è un mistero che Marietta Tidei abbia avuto grande successo dalle parti di Tivoli durante le ultime primarie PD (che l’hanno portata nel listino protetto e quindi alla Camera), né che Marco Vincenzi abbia raccolto moltissimi voti a Civitavecchia per le passate elezioni regionali.
Cosi Quintavalle non lascerà Civitavecchia e reggerà Tivoli, almeno provvisoriamente come Commissario.
Prove generali per la fusione delle ASL? Si profila all’orizzonte una fusione della RM4 con la RM5? E cosa ne pensa il Presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori, che dovrebbe essere il piddino che conta dalle parti di Colleferro? Siamo di fronte a guerre di espansione in casa PD e lui sarebbe assediato dai Vincenzi-Tidei?
Mentre la sanità regionale prepara i prossimi tagli ed i Pronto Soccorso sono ormai divenuti contenitori senza regole, nei quali stipare decine e decine di malati gravi in attesa di inesistenti posti-letto, la politica sanitaria appare sempre più materia di guerra tra famiglie.