[heading style=”subheader”]28 settembre 2013, ore 10.00 Piazzale dell’Autorità Portuale[/heading]
Civitavecchia, Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Tarquinia sono luoghi distanti eppur vicini.
Identità di campanile e luoghi orfani, figli di un dio minore. Un dio minuscolo, che ne ha fatto una servitù dei trasporti e dell’energia.
Famiglie ignare ed ignave, che pagano con la vita la disuguaglianza ambientale imposta dalla logica del profitto.
Io respiro e pianifico la mia morte perché qualcun altro usufruisca di energia, trasporti, merci, che passano sulla mia pelle.
La mia morte tra le fatture di una multinazionale.
Ogni famiglia, in questi luoghi, ha pagato con il lutto lo sviluppo senza cura, il disamore per il futuro, la politica del baratto. Lutti che hanno un nome, un volto, storie atroci ed addii infelici. Lutti che sono infarti, ictus, malattie respiratorie. Non solo tantissimi tumori.
Veniamo venduti ogni giorno. Dal rinnovo dell’AIA per la centrale ENEL, che ha autorizzato un consumo equivalente alla costruzione di un Quarto Gruppo. Dalla promessa inevasa di elettrificare le banchine. Dalle compensazioni ambientali che diventano cemento.
Porta alla marcia il ricordo dei tuoi cari, perché il nostro numero renda visibile il loro essere tantissimi.
Alza la testa.
Una persona per ogni lutto e saremo decine di migliaia.
Nella foto (Fulvio Floccari©) il palazzo dell’Autorità Portuale, da dove avrà inizio la manifestazione.