L’unica immagine che può rendere chiara l’idea del risultato della sentenza del TAR è il 7 a 0 della Juventus sul Sassuolo di pochi giorni fa.
Il Sindaco Cozzolino batte 7 a 0 il presidente Francesco Maria Di Majo, l’uomo che appena insediatosi ha di fatto annullato quanto di buono si era costruito con la sottoscrizione dell’Accordo tra Autorità Portuale e Comune di Civitavecchia. Un accordo di programma con il quale
“le parti intendono creare condizioni ottimali per valorizzare l’attività turistica, mediante il miglioramento della fruibilità e della qualità dei servizi offerti ai passeggeri provenienti dalle crociere”.
Si fa riferimento nella sentenza quindi ad
“un interesse comune dell’Autorità Portuale e dell’amministrazione comunale a creare condizioni ottimali per valorizzare l’attività crocieristica, in base all’assunto che il porto di Civitavecchia, per il numero delle imprese che vi operano e per l’indotto che genera, costituisca una delle maggiori realtà produttive ed occupazionali della città”.
Invece, il neo Presidente della Autorità Portuale, nel completo disinteresse per quanto di buono si sarebbe potuto avviare attuando l’accordo, ha unilateralmente deciso di disattendere un patto tra pubbliche amministrazioni, finalizzato al conseguimento di un risultato comune, ed ha ricorso al TAR contro l’ingiunzione di pagamento effettuata dal Comune di Civitavecchia.
Ma qui il TAR ci dimostra l’incompetenza del neo Presidente Di Majo e dei suoi suggeritori. La Sentenza smonta uno ad uno i motivi dell’atto di opposizione, rilevando ad esempio, che il formalismo giuridico della parte ricorrente conduce a un risultato paradossale e incompatibile con il principio di certezza dei rapporti giuridici e di ragionevolezza nell’azione amministrativa. Il TAR cassa il primo motivo dei ricorrenti, per cui l’ex Presidente Monti era legittimato a sottoscrivere l’accordo in regime di “prorogatio”. Ma gli avvocati ricorrenti si attaccano addirittura al Decreto n. 2440 del 1923 che “vieta la durata dei contratti con onere continuativo per lo STATO superiore ai 9 anni“, peccato che sia rivolto allo STATO! e qui Francesco Maria Di Majo lo dovrebbe sapere che l’Autorità di Sistema portuale è una amministrazione pubblica diversa dallo STATO !? Il motivo quindi è infondato e l’accordo di 10 anni è regolarissimo.
Giù schiaffoni “giuridici” per tutti gli altri motivi dichiarati infondati e alla fine, la Sentenza conclude dicendo che, l’Autorità Portuale dovrà immediatamente sganciare 2 Milioni di euro, oltre gli interessi, e dall’anno 2016, si dovrà procedere secondo l’accordo. Condivisione dei progetti/programmi per gli investimenti di 2 Milioni all’anno di opere e servizi per i 9 anni di accordo restanti.
Ecco una brutta storia, di un Presidente dell’Autroità Portuale partorito dal PD ( DiMajo “tifa” Marietta Tidei ), deleterio per il Porto e per la città. Un neo Presidente costretto a rispondere alla linea dei partiti che insieme a lui incassano oggi una sonora brutta figura.
Dall’altra parte, invece, ecco un comune5stelle con il suo Sindaco Antonio Cozzolino, che ha sempre creduto nell’azione di governo in sinergia con l’Autorità Portuale. Un Sindaco a 5 stelle che è riuscito nell’impresa, mai prima registrata, di sottoscrivere un accordo con il Porto che:
“ha riconosciuto la necessità di contribuire in termini finanziari al miglioramento dei servizi pubblici locali, prendendo in considerazione l’impatto reciproco tra l’attività del porto e profili ambientali, di trasporto pubblico, di accoglienza e di mobilità cittadina, di competenza comunale”.
Un investimento di 20 Milioni di euro in 10 anni ed è per questo che Antonio Cozzolino Sindaco di Civitavecchia MI FA STARE BENE! perché lavora per tutti i civitavecchiesi.
Qui di seguito per chi non avesse memoria, gli attacchi al Sindaco Cozzolino e al M5S delle solite forze politiche che non guardano al bene comune.
figuraccia numero 1
figuraccia numero 2