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Questione di Coerenza
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Questione di Coerenza

4 Giugno, 2014 TerzaStrada Approfondimenti, Opinioni, Politica e attualità, TerzaStrada 0 comments

Il comunicato che segue risale ad Aprile 2013. Perché la strada intrapresa è sempre stata la stessa. Per coerenza e convinzione nonostante ciò che si vuole far finta di non ricordare.

“In questi mesi di Governo molti temi fondamentali, dalla tutela della salute, alla gestione pubblica dei servizi, all’urbanistica, per citarne solo alcuni, hanno creato evidenti spaccature tra le posizioni dei cittadini e le scelte individuate dalla Amministrazione Comunale”.
“Alle elezioni della scorsa primavera chi ha espresso il voto per l’Amministrazione Tidei, chiedeva un cambio netto nel modo di fare Politica ma ad oggi, non solo non c’è stato, a nostro modo di vedere, alcun passo avanti, al contrario siamo divenuti spettatori di decisioni che seguono una linea differente dal mandato elettorale sottoscritto da tutto il centro sinistra, accettato e votato da tutti i cittadini. La responsabilità di tutto questo è da attribuirsi a tutta la Maggioranza.
Ci aspettavamo tutti che attraverso il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) venissero migliorate le condizioni ambientali del territorio. Al contrario l’azione del Comune non ha portato alla svolta cui tutti i cittadini avevano in un primo momento creduto e sperato; il Sindaco non ha voluto far valere i suoi superpoteri (che la Legge gli consente) di tutore della salute pubblica, tantomeno il Consiglio Comunale ha voluto democratizzare l’A.I.A. in suo seno. Notevoli sono le lacune nelle rilevazione degli inquinanti, clamorosa risulta la certificazione dello stato d’esercizio della centrale di questi anni. Perché nella nuova A.I.A. non sono stati oggetto di valutazione i limiti emissivi dei microinquinati? Perché non sono previste analisi sulle ceneri prodotte? Non sarebbe forse il caso di utilizzare l’Osservatorio Ambientale cittadino (che da convenzione ENEL riceve € 1.000.000 l’anno) per eseguire una serie di attività di controllo stringenti andando a coprire, almeno parzialmente, le debolezze gravissime e le mancanze insite nella nuova A.I.A.? Finora le emissioni al camino sono comunicate in auto misurazione da ENEL e non c’è modo di avere un CONTROLLO INCROCIATO sulla veridicità dei sopracitati dati; non sono stati mai eseguiti bilanci di massa programmati in modo da avere l’esatta conferma delle sostanze emesse dalla centrale, come non sono mai state estese le attività di monitoraggio agli accumuli nei sedimenti marini dal momento che, in fin dei conti, Civitavecchia rimane una città di mare sebbene, spesso, persino i civitavecchiesi non sembrino accorgersene.
Auspicavamo la completa cancellazione di tutti quegli scellerati provvedimenti urbanistici che la Giunta Moscherini aveva apparecchiato e, che invece, sono ad oggi tutti attivi e seguono il loro iter amministrativo; chiedevamo una pianificazione del territorio sostenibile, volta al recupero del nostro patrimonio e che limitasse l’uso del suolo, ma l’attuale Maggioranza ha solo recuperato da vecchi cassetti, polverose delibere che servono, in spregio al Legislatore Nazionale, a cementificare quel poco che rimane della costa, stabilendo in piena autonomia che “la Bella Città d’Incanto è Città SENZA VINCOLI”. Auspicavamo una pianificazione del territorio che si inserisse armoniosamente nel rapporto Città-Uomo, dove i palazzinari non fossero osannati salvatori della patria ma realizzassero, nel pieno rispetto delle Leggi, le opere di urbanizzazione dovute; ciò non è stato imposto dall’A.C. e tra pochi anni ci troveremo, ad esempio, al collasso della rete fognaria cittadina.
Chiedevamo una risoluzione della Marina che portasse all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche al fine di capire come fosse stato possibile spendere circa 5.000.000 € per una spianata di betonelle ed un abuso paesaggistico privi di qualsiasi qualità urbana, per di più in completa difformità rispetto al progetto firmato dallo Studio Fuksas, e ci ritroviamo con una specie di sanatoria che esclude qualsiasi danno erariale nei confronti dello Stato, liberando i responsabili politici e tecnici dell’enorme danno perpetrato ai civitavecchiesi (n.b. l’importo della sanatoria è UGUALE al valore di ripristino – ante abuso – pari a 20.000 €). Allo stesso modo ci saremmo aspettati la risoluzione del Mercato che è, a tutt’oggi, un cantiere infinito, ed è divenuto l’emblema della mancata ricerca ed impegno della P.A. verso lo sviluppo del commercio e del turismo, conducendo le PMI (la base fondate del tessuto economico cittadino) verso il collasso economico. Cosa ha fatto l’A.C. in risposta a questo fenomeno? Abdica, in favore di chissà quale grande servitù. Di commercio non si parla più e la parola è sparita da ogni azione amministrativa.
Il programma della coalizione di Governo sanciva “tutta l’azione amministrativa sarà comunque orientata ad assicurare il contenimento delle tariffe, nonché a garantire le finalità pubbliche, la qualità dei servizi e l’efficienza delle aziende partecipate […] ricondurre al controllo pubblico il servizio idrico integrato, mediante la costituzione di un’azienda speciale di proprietà comunale”; sono sempre più forti le voci della vendita delle municipalizzate e del trasferimento della rete idrica ad ACEA ATO2, per non parlare dei presupposti della tariffazione straordinaria su cui, per nostra fortuna, le associazioni di consumatori stanno intervenendo a piè pari. Dopo l’accertamento della situazione del contratto di Port Utilities non ci è dato sapere se e quando l’A.C. prenderà provvedimenti nei confronti della stessa per aver illegittimamente rivenduto l’acqua e su quali basi sarà riformulato il nuovo contratto di fornitura idrica. Verrano stabiliti i metodi di misurazione e controllo dell’acqua fornita a Port Utilities oppure si continuerà ad attenersi alle dichiarazioni di consumi fatti sulla fiducia ?
Continuità amministrativa con la Giunta Moscherini si è avuta riconfermando quei Dirigenti, in passato molto contestati dai Consiglieri comunali di opposizione (Marietta Tidei, Marco Piendibene e Alessandro Manuedda), sui cui più volte è stato sollevato dubbio di competenza, professionalità, etica e morale ancorché presenza di conflitti d’interesse, che ancora una volta ritroviamo al loro posto. L’affidamento dei LL.PP. e la poca trasparenza segnalano ancora che sono sempre gli amici degli amici di qualcuno, ma non del cittadino, ad eseguirli in netto contrasto con ogni senso della vergogna.
Ai Consiglieri giovani va il nostro plauso, per l’assordante silenzio cui si sono prestati su questi temi.
Oggi la Città esige la svolta, il cambiamento vero e reale cui vi siete fatti sordi. Noi, non ci tiriamo fuori da quelle che reputiamo le nostre responsabilità di cittadini, pertanto, il primo impegno è quello di richiamare il Sindaco, la sua Giunta e la sua Maggioranza a fare un passo indietro ed analizzare quanto è stato fatto di sbagliato in questi nove mesi. Nessuno può sottrarsi al proprio dovere”.

Comitato Senza Paura – La Bella Città d’Incanto, 7 aprile 2013

Foto di Enrico Paravani ©

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