Che bello, tutti a parlare di Sardegna, di meteo, della natura che ci si rivolta contro!!
Che bello quando i Tg decidono di parlarne. Oggi.
Che bello quando si è tutti indignati.
Che bello quando si capisce che non è la natura a rivoltarsi contro, ma noi che ci rivoltiamo contro la natura.
Lei fa il suo corso naturale, è l’uomo a cercare di volerne cambiare i piani.
“Dissesto idrogeologico”, già sentenziano i primi esperti!!! Cioè???
La Sardegna, come altre regioni, è stata vittima di speculazioni e speculatori che hanno costruito dove non si sarebbe potuto.
I soliti sciacalli che hanno deturpato la Patria del Bello.
Il consumo del suolo, dell’aria, dell’acqua.
A chi toccherà ora? Alla Calabria?Alla Campania? Al Lazio?
All’Abruzzo è già toccato con un terremoto che ha messo in ginocchio L’Aquila.
Vi ricordate L’Aquila? Ce ne siamo già dimenticati? La casa dello studente crollata, l’ospedale distrutto, abitazioni fatte con la sabbia che sono venute giù??
L’uomo ha fallito di nuovo.
Ma domani mattina, passata l’ennesima emergenza, ci ricorderemo ancora della Sardegna con il suo enorme dramma?
Spenti i riflettori diventerà una nuova Irpinia? Una nuova L’Aquila? Un nuovo perenne stato di calamità innaturale?
Dobbiamo rendere giustizia a chi non c’è più, con il ricordo, con il controllo dei vincoli ambientali e paesaggistici.
E’ ora di dire basta al consumo del territorio, bisogna invertire la rotta, e che il riassetto dei piani paesaggistici vengano portati a termine subito!!!
Che bello quando si resta immobili sul ciglio di un fiume… c’è chi conta i soldi e chi conta i morti
Foto di Enrico Paravani ©