combustione – Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte delle c. il comburente è costituito dall’ossigeno dell’aria, ma in alcuni casi può essere diverso, per es. se si brucia il rame nei vapori di zolfo e l’idrogeno in un ambiente di cloro.
[Treccani]
incen*ritóre – Impianto in cui avviene la distruzione, mediante combustione, generalmente di rifiuti solidi urbani o di fanghi industriali, talvolta abbinato alla produzione di energia elettrica grazie allo sfruttamento del calore prodotto. In tali impianti sempre maggiore attenzione viene data ai sistemi di rimozione degli inquinanti (anidride solforosa, acido cloridrico, ossidi d’azoto, metalli).
[Treccani]
bon ton ‹bõ tõ› locuz. m., fr. (propr. «buon tono»). – Espressione usata per indicare modi e comportamenti educati, eleganti; galateo, buone maniere, conformi a quelle condivise da determinati ambienti sociali: le regole del b.; un manuale di b.; anche con funzione agg.: una ragazza, un vestito, un ambiente bon ton.
[Treccani]
Premessa: ho sempre pensato di essere una persona mediamente educata. Voglio dire, almeno le basi della buona educazione le conosco. Ad esempio so per certo che è da maleducati parlare della merda durante i pasti. Ho pure approfondito la questione cercando di risolvere alcuni paradossi piuttosto complicati. Poniamo il caso che voi siate stati invitati ad un pranzo ufficiale dalla Regina d’Inghilterra. Avete salvato dalle acque del Tamigi una comitiva di ottuagenarie finite nelle acque vorticose del fiume dopo un incidente di un autobus turistico. State per diventare baronetti. Durante la cena la Regina d’Inghilterra vi rivolge la parola diverse volte. E voi siete ben educati e conoscete il protocollo alla perfezione. Tuttavia ad un certo punto la Regina vi dice: “sente anche lei questo terribile olezzo?” Ve lo dice durante la pausa tra il quarto antipasto e il quinto. Avete appena iniziato e rischiate di finire in un lampo la vostra carriera di baronetto.
Come rispondete?
Potreste rispondere, pensando che la Regina sia una burlona: “Maestà è vero, è proprio puzza di merda”. E finirete subito la cena in maniera indegna.
Potreste annuire o rispondere con un cenno del capo. E fareste la fine di cui sopra.
Oppure potreste uscirne da fuoriclasse e rispondere: “Maestà ha perfettamente ragione. Sento decisamente un olezzo di Scatolo e Indolo di provenienza ignota”.
E la Regina sarà soddisfatta ed anche colpita dalla vostra sconfinata cultura degna di un dottorato in biochimica, biologia molecolare e teologia al MIT.
Nelle ultime settimane tuttavia la mia autostima è scesa parecchio. Credo di non essere una persona mediamente educata ma uno zoticone. Mi è capitato durante una cena di tirare fuori il discorso delle armi chimiche a Civitavecchia. Ho scoperto che la parola “incen*ritore” (qui opportunamente censurata onde evitare attacchi di mal di stomaco) genera una reazione perfino peggiore della merda durante i pasti. Ho pure scoperto che non se ne può parlare lontano dai pasti. “No!” mi rispondono. “Non si dice!”. “Si dice Ossidatore Termico!”.
Ho provato anche al bar. Stesso argomento. Stessa parola. “No! Ossidatore Termico!”. Allora per pura indagine scientifica mi sono fermato alla Madonnina e ho iniziato a gridare: “incen*ritore! Incen*ritore!”. Stesso effetto. “No, no e no! Ossidatore Termico!”. In coro, da gente fuori ai negozi e dai passanti.
Poi ho capito.
Ho letto sui giornali (voglio dire, se sta sui giornali è così e basta): “Ossidatore termico a Civitavecchia. Cori di No”.
Oggi lo stesso messaggio stava su tutti i telematici. E allora, mestamente, dopo il lavoro, ho preso le chiavi del mio ossidatore termico con le ruote e sono tornato a casa conscio del fatto di essere solo e semplicemente uno zoticone che non conosce le buone maniere. Vi immaginate la scena con la Regina d’Inghilterra che alla cena vi chiede: “Allora mi parli delle armi chimiche a Civitavecchia? Che fine fanno?”. “Maestà, andranno in un incen*ritore”.
Altro che baronetto. Agli arresti e subito.
1 Comment
Ale
12/04/2016 at 22:30chissa se tra le armi chimiche ci sono anche proiettili all’uranio impoverito!!