Daniel Goleman (Stockton – 1946) é uno psicanalista, insegnante, scrittore e giornalista statunitense.
Perchè persone con un quoziente intellettivo elevato e con una carriera universitaria eccellente non sempre ottengono successo lavorativo e sociale, mentre persone con quoziente intellettivo più basso hanno maggior successo?
Questa è la domanda a cui tenta di rispondere questo interessante e costruttivo saggio.
Daniel Goleman, grazie alla sua esperienza lavorativa e alla sua capacità di osservazione è giunto alla conclusione che fattori emotivi influenzano il pensiero e l’azione. I secondi sono più bravi perché hanno “coltivato” la loro intelligenza emotiva e non solo quella razionale, la quale è molto lontana dal tipo di intelligenza rilevabile con i test che determinano il QI. Inoltre, durante i suoi studi e analizzando ricerche dei suoi colleghi ha potuto osservare che persone con attitudini alla perseveranza, empatia, autocontrollo, capacità di negoziare, ottenevano buoni risultati in ambito lavorativo e sociale, pur non avendo un QI altissimo.
Goleman ci fornisce anche gli strumenti per migliorare e rieducare quest’intelligenza, anche a partire dagli insegnamenti scolastici, come tra l’altro aveva già teorizzato e praticato John Dewey, inserendo appositi programmi che insegnino ai ragazzi a controllare la rabbia e a risolvere i conflitti immedesimandosi nell’altro.
Oggi più che mai abbiamo la necessità di riappropriarci della nostra dimensione emozionale per poter accettare e collaborare con gli altri, per saper ascoltare meglio le nostre esigenze e quelle di chi ci circonda ed è la strada corretta per raggiungere il vero benessere, non solo per noi stessi, ma per tutti quelli che ci sono vicini, liberandoci da quei meccanismi di illusione ed autoinganno che quotidianamente pratichiamo per non vedere e per non agire di fronte allo scempio che stiamo vivendo.