È in tempi di crisi, come questo, che facciamo due conti.
Eh già… I costi della macchina comunale si ripercuotono sui conti ormai in rosso e nei favolosi bilanci decorati dai 26 milioni di MammaEnel, che stanno lì a ricordarci: “Cari cittadini, siete dei poveracci, allora beccatevi ‘st’elemosina, zitti e morti!”
Allora, cosa si fa? Mi metto a spulciare tra carte e delibere per capire ‘sti fenomeni quanto ci costano.
Fenomeni è il termine più azzeccato: con quegli stipendi se non sono dei fenomeni qualcosa non va.
Facciamo solo alcuni esempi.
Iniziamo con il Capo Di Gabinetto Patrizio De Felici ed il Dirigente dei Lavori Pubblici Ermanno Mencarelli, entrambi articolo 110. I due hanno una cosa in comune: hanno iniziato a lavorare, con tanto di stipendio, prima di aver partecipato ed eventualmente vinto il concorso. Com’è che si dice? Ah sì… Saper giocare d’anticipo!
De Felici gode di un compenso di 6.100€ al mese mentre Mencarelli di 6.300€.
Arriviamo, al nostro Fabio Angeloni, portavoce del sindaco, che, come piace dire a lui, costa un caffè all’anno per ogni civitavecchiese. Bah!! Ebbene il portavoce del Sindaco prende 3.504€ , ovvero 50.000€ circa all’anno!
Balza agli occhi poi l’avvocato Giglio Marrani (gestione risorse umane) con circa 95.000€!!!
E come dimenticarsi dell’avv. Valeria Michelli (attivita produttive) con i suoi 102.000€???
Faccio un altro giretto tra le carte e scopro che il Sig. Pietro Lucidi*, segretario generale, ci costa 112.000€, ed in più vengo a conoscenza del suo contratto part-time anche ad Allumiere per la modica cifra di 30.000€ (dono dell’ubiquità?), mentre il Dottor Balsani (economato) 75.000€ l’anno. Gioventù emergente!
Passiamo alla sezione cultura. Pino Quartullo intasca, circa, 7.650€ + 300€ di rimborso spese mensili. A sovraintendere il suo lavoro abbiamo Fabrizio Barbaranelli con 3.530€. Rimane poi aperta la sezione concorsi. Ancora non sappiamo chi abbia vinto il posto alla Cittadella della Musica.
Infine i delegati, che non percepiscono retribuzione, a parte l’Ing. Censasorte, rinviato a giudizio per abuso edilizio, che chiede circa 480.000€ di risarcimento al comune, ma è amico di Tidei, e nulla conta il danno di immagine che potrebbe ricevere il Comune promuovendo il progetto di demolizione della Concordia redatto da un rinviato a giudizio per abuso edilizio. A quanto pare, nell’Italia di oggi, certe garanzie di legalità non servono!
Da notare come molti dirigenti percepiscano un lauto stipendio, forse anche superiore a quello del Sindaco, che è la massima carica della città. A quanto pare, se è vero che l’Italia è in crisi, una parte di questa, pure poco produttiva, la crisi non sa neanche cosa sia… E noi paghiamo!!
Foto di Enrico Paravani ©