Ieri, per puro caso, c’è stato il primo turista morto alla stazione…
Capiamoci bene, “per puro caso” perché avrei scommesso su almeno 3-4 morti all’anno, per quello che vedo ogni giorno.
Ieri, un turista americano, in vacanza con moglie e figli, 67 anni, cardiopatico, dopo aver fatto su e giù con grossi valigioni, ha accusato un malore ed è morto tra il secondo e terzo binario.
Inutili i soccorsi tempestivi, prima della polizia ferroviaria e poi dell’ambulanza che è arrivata in meno di 5 minuti.
È stato defibrillato più volte, inutilmente.
Un caso che prima o poi doveva accadere, con milioni di turisti che passano di là, con un’età media sempre più alta.
Una stazione in cui manca tutto, dalla biglietteria ai passaggi per i portatori di handicap, dagli scivoli agli ascensori, ai portabagagli, al deposito bagagli, un punto informazione, un marciapiede in sicurezza, gli idranti e le manichette antincendio rotte!!!
Un caso se fino ad ora nessuno è finito sotto ad un treno quando d’estate c’è la calca, un caso se solo uno dei turisti è morto d’infarto sotto il peso delle sue valige, un caso, un caso, un caso….
Gli organi preposti hanno scritto più volte, senza ricevere risposta, alle ferrovie, le ferrovie, insieme al comune, invece di sistemare con pochi soldi la stazione attuale, cercano il modo di portare i turisti da un’altra parte e farli partire da una nuova stazione, saltando così la città.
Quanti altri morti dovremo aspettare?
Ricordo che un sottopassaggio (quello più grande per capirci) è gestito dal comune, mentre quelli interni alla stazione, sono gestiti dalle ferrovie.
Le responsabilità come sempre rimbalzano tra gli enti e le cose rimangono sempre le stesse.
Foto di Enrico Paravani ©