Solo chi ha convissuto intimamente con il rumore può riconoscere il reale valore insito in una melodia. I Flaming Lips sono abituati a miscelare sapientemente le due variabili senza soluzione di continuità.
Wayne Coyne e compagni, passati negli anni dal più puro indie al mainstream, non amano fare sconti e continuano a rinnovarsi ad ogni loro uscita. Chi aveva amato incondizionatamente The Soft Bulletin (1999), quel capolavoro di fine millennio, troverà tuttavia in The Terror la stessa voglia di esplorare i limiti, la stessa voglia di scardinare quella “forma canzone” che appare, oggi piu’ che mai, stantia ed insopportabile.
The Terror è un imbuto lungo, stretto, buio e viscido.. in cui è molto facile scivolare e molto difficile fuoriuscire. “Look,The sun is rising” ci accompagna ammiccando suadente all’entrata, atmosfera da intro-film, synth e ritmica incalzante, pochi minuti e siamo inevitabilmente catturati! L’ossessiva cadenza di “Be free, A way” spegne la luce di questa brevissima alba e ci accompagna mano nella mano verso “You Lust“, una spirale di tredici minuti che si snoda tra infiniti loop, feedback, lamenti elettronici e voci filtrate; la destrutturazione post rock e le sfumature kraut stordiscono ed evocano uno scenario cupo e claustrofobico entro il quale risulta veramente difficile trovare punti di appoggio.. siamo oramai in caduta libera nel deserto più accecante.
Il sapore agro dolce, quello delle loro classiche psych ballad, in questo lavoro è del tutto assente, sostituito da scenari spesso desolanti e soffusi. I pezzi si susseguono sfumando l’uno dentro l’altro, ogni possibile intersezione del suono viene accuratamente riempita fino alla saturazione, in questo magma la voce acidula di Coyne emerge saltuariamente in superficie, come a respirare. Chiude il quadro l’insolita solarità di “Sun blows up today“, potrebbero sembrare i germogli della redenzione(?), forse… ma qualcosa ci suggerisce di considerarli più propriamente i sintomi di una follia incipiente.
Non è un disco facile questo The Terror, non ci si trova il consolante percorso di un progetto preciso, ne i picchi di genialità di un lavoro assolutamente originale; tuttavia coglie nel segno e convince.. e convince sempre di piu ad ogni nuovo ascolto.