Calexico è una cittadina californiana, perfettamente rappresentata da quella bella fotografia di karen kasmauski, divisa da una strada che è anche un confine, un limite culturale e geografico di 3000 km; da una parte gli Stati Uniti densi e caotici, dall’altra il Messico, deserto e desolato. Una frontiera che è divenuta consuetudine per i “braceros” che di giorno l’attraversano quotidianamente e per gli “indocumentados” che rischiano la vita per superarla di notte… ed è semplicemente questo cio’ che si ritrova nella musica dei Calexico: fiesta e disperazione, rock and roll e tromboni, elettronica e focolari, avanguardia e folk song, polvere ed alta fedeltà, Sergio Leone e Wim Wenders… in una ardita contaminazione di colori e attitudini che in questa rappresentazione frontaliera ci riporta storie splendide, reali e concrete.
Feast of wire è una grandiosa colonna sonora, una raccolta di storie minimali di chi sente di essere straniero sulla propria terra, di chi percorre in silenzio quella frontiera dove il poco disponibile è di tutti, tutti sono così pochi che di quel poco avanzerà abbastanza da poterlo ancora condividere con il compagno di viaggio.
1 Comment
andrea palmieri
26/04/2014 at 11:33scoperti ,per caso, qualche anno fa…bravissimi