“Le foto ‘trovate’ in rete non si scattano da sole”… pare assurdo ma è cosi, se trovi una foto su Google o Facebook sappi che la stessa non è comparsa dal nulla, ma è stata realizzata da qualcuno.
Incredibile, vero? Ma cerchiamo di capire meglio…
Intanto facciamo una distinzione tra quella che è una fotografia creativa e una non creativa.
Se la foto è creativa (quindi realizzata grazie all’ingegno e alla padronanza della tecnica), esiste un obbligo della menzione del nome, perché quello è un diritto MORALE dell’autore e sono protette fino a 70 anni dalla morte dello stesso. (Legge 633/41)
Se la foto non è creativa non esiste l’obbligo di citare l’autore SALVO un accordo preventivo tra le parti che ne stabilisce termini ed usi.
MA in ogni caso, CHI realizza la fotografia ne è titolare di tutti i diritti!
“Ma se sta su Facebook è pubblica e io posso condividerla!”
Ovvio che questo è possibile, lo facciamo tutti costantemente, quello che però non si può fare è modificare o appropriarsi di una immagine. Facciamo un po’ di chiarezza anche qui… Nella “Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità” di Facebook, al punto 2 possiamo leggere:
Per quanto riguarda i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale, ad esempio foto e video (“Contenuti IP”), l’utente concede a Facebook le seguenti autorizzazioni, soggette alle impostazioni sulla privacy e alle impostazioni delle applicazioni: l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook (“Licenza IP”). La Licenza IP termina nel momento in cui l’utente elimina il suo account o i Contenuti IP presenti nel suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati.
Questo non significa che Facebook ne diviene proprietario, ma che l’uso delle stesse è concesso in condivisione, infatti andando avanti nella lettura del contratto che TUTTI gli utenti di Facebook hanno accettato al momento della registrazione possiamo leggere al punto 1 del titolo “Protezione dei diritti di terzi”:
È vietato pubblicare o eseguire azioni su Facebook che non rispettano i diritti di terzi o le leggi vigenti
Le leggi vigenti! Quindi legge 633/41 sul diritto d’autore.
Al punto 3 sempre del titolo ‘Protezione dei diritti di terzi’ possiamo leggere:
Forniremo gli strumenti necessari alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale dell’utente. Per ulteriori informazioni, visitare la pagina Come segnalare una violazione della proprietà intellettuale.
Pensate un po’? Facebook fornisce TUTELA sui diritti di proprietà intellettuale!!!
Questo perché vige l’idea (errata) che se è su Facebook, la foto è di tutti e se ne perdono i diritti. Sbagliato! Sarebbe inoltre carino che chi condividesse una immagine, creativa o meno, citasse l’autore della stessa se non già firmata, visto che, come cita la solita legge 633/41 anche per le foto non creative l’autore delle stesse ne detiene tutti i diritti!!!
Da questo cosa si evince? Che se faccio una foto, quella foto è mia e sono io che decido cosa farci. Poi se decidessi di metterla che so, su Facebook, questa resta sempre di mia proprietà, potrà essere condivisa, ma citando l’autore e la proprietà intellettuale della stessa. Discorso ben diverso se la foto viene utilizzata per fini di lucro (pubblicità) o se è un giornale che decide di appropriarsene per realizzare un articolo. Già, anche in questo caso la proprietà intellettuale deve essere citata e in alcuni casi pagare il compenso è d’obbligo!!
Incedibile vero? Quindi non possiamo prendere le foto da internet ed usarle a nostro piacimento. Possiamo però chiedere all’autore di usarla citandone la proprietà intellettuale oppure stabilire un compenso per la stessa se il fine ultimo è quello di pubblicizzare qualcosa, di usarla per un articolo di giornale o per poterla stampare perché magari ci piace tanto… basta chiedere, che ce vo’?
Foto di Alessandro Nicolò ©
1 Comment
paolobbi
08/05/2015 at 15:54Ben detto e ben scritto!